Goldman Sachs ha raccolto per Facebook 1,5 miliardi di dollari in un’operazione che valuta implicitamente il social network 50 miliardi di dollari. Ad affermarlo è la stessa società americana.
“Siamo soddisfatti di essere riusciti a rafforzare la nostra posizione di liquidità”, ha detto David Ebersman, chief financial officer di Facebook. “Abbiamo ora una maggiore flessibilità finanziaria che ci consente di valutare le opportunità che si presentano”.
Tutto ciò non è altro che il preludio all’entrata in Borsa di Facebook, prevista per il prossimo anno. Il social network più famoso al mondo per la fine del 2011 supererà 500 azionisti o investitori. A partire da quel momento verranno concessi alla stessa creatura di Mark Zuckerberg 120 giorni per regolarizzare la propria posizione con la Sec, visto che, secondo le leggi vigenti, una società non quotata può avere massimo 499 azionisti o investitori, raggiunta quota 500 si è, dunque, costretti ad effettuare la registrazione.
E’ stata infine aperta un’inchiesta dalla Consob americana in merito alla struttura dell’offerta Goldman Sachs per Facebook, enormemente coperta dalla stampa. Per legge, infatti, è vietata la “promozione e la pubblicità” nelle offerte private. A fronte di quanto appena detto, Goldman ha chiamato a raccolta solo clienti non statunitensi, che hanno partecipato al finanziamento attraverso la sottoscrizione di un fondo per un miliardo di dollari, mentre i restanti 500 milioni sono stati investiti dalla medesima Goldman e dalla russa Digital Sky Technologies.
Mauro Sedda