Una laurea honoris causa in giurisprudenza per Roberto Saviano, insignito di tale onore presso l’ateneo di Genova: “La dedico ai pm di Milano, coperti di fango per aver fatto giustizia”.
Lo scandalo relativo alle intercettazioni e alle accuse di prostituzione minorile che i pm contestano al premier Silvio Berlusconi, che per tutta risposta parla di una congiura ai suoi danni, è quanto di più attuale e rappresentativo, per l’immagine del nostro Paese, e lo scrittore di Gomorra decide di scendere in campo per salvaguardare uno degli aspetti più gravi della torbida vicenda che avvolge il capo del Governo: il “fango” gettato sui magistrati e sul loro “lavoro di giustizia”.
“Non si può negare che chiunque oggi decida di prendere una posizione critica sa quello che lo aspetta, delegittimazione e fango”, ha detto lo scrittore, “Dedico questa mia laurea ai magistrati Boccassini, Sangermano e Forno che stanno vivendo momenti difficili solo per aver fatto il loro mestiere di giustizia”.
Il preside di Giurisprudenza, professor Paolo Comanducci, ha insignito Saviano della laurea ad honoris per “l’importante contributo a difese del principio di legalità, asse portante dello Stato di diritto”.
Paolo Pisa, docente a Giurisprudenza e redattore della Laudatio, legge: “La criminalità organizzata teme la parola, proclamata in pubblico o scritta in un libro, se questa scuote le coscienze. Certo, non saranno solo le parole a sconfiggere camorra o mafia. Se la disoccupazione giovanile sfiora in alcune zone il 50% e in esse la criminalità organizzata è il primo datore di lavoro, appare fin troppo ovvio che l’ambito politico, economico e sociale rimane fondamentale”.
Il professore ha poi concluso con una speranza per il futuro: “Mi auguro che tra qualche anno possiamo conferire una laurea honoris causa anche a una personalità che sappia coniugare la lotta sui diversi fronti”.
foto: ANSA
Carmine Della Pia