Diossina, Fazio tranquillizza: “Non vi è rischio per la salute”

Nessun rischio per la salute degli italiani”. Nuove rassicurazioni al Senato arrivano dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, in merito ai prodotti alimentari tedeschi contaminati da diossina usati da allevamenti della Sassonia.

Già nei giorno scorsi, il ministro aveva escluso rischi per i consumatori italiani, sottolineando la presenza, nel nostro Paese, di una rete di sicurezza e di sistemi di controllo tra i più rigorosi al mondo per impedire l’arrivo di alimenti contaminati sul mercato. Aveva anche spiegato che la quantità di diossina necessaria per provocare danni alla salute è altissima: l’individuo può tollerare fino a 14 picogrammi a chilo per settimana. Ad esempio, un uomo che pesa 60 kg tollera 40 picogrammi alla settimana di diossina “che equivarrebbe a 120 chili di carne suina della Sassonia a settimana.

Evidenzia Fazio “Solo un ristrettissimo numero di campioni è risultato contaminato e per valori bassissimi; peraltro i due campioni di carne di pollame risultati contaminati provengono da allevamenti bloccati e non sono entrati nella catena alimentare”.

Ecco quindi, che come ricorda il Ministro, si sta mettendo a punto un piano con una serie di nodi fondamentali: “Maggiore trasparenza nelle attività di autocontrollo; obbligatorietà per i laboratori analisi di effettuare segnalazioni in caso di non conformità rispetto alla normativa vigente; netta separazione tra gli stabilimenti del settore alimentare e mangimistico da altri settori”.

Nell’ambito dell’informativa al Senato sulla contaminazione di uova e carni, Fazio ha confermato dunque l’assenza di rischi per la salute dei consumatori italiani per cui l’Italia “ha deciso di non adottare provvedimenti diversi dal rafforzare i controlli sui prodotti provenienti dalla Germania“, come si apprende dal comunicato di Palazzo Madama. L’Italia, inoltre, continua a sostenere in sede europea la tracciabilità delle carni suine e dei prodotti derivati dal latte”

Le autorità della Bassa Sassonia nei giorni scorsi hanno detto che maiali di un allevamento hanno mostrato livelli di diossina sopra i livelli consentiti e che diverse centinaia di maiali sono stati abbattuti. L’Ue questa settimana ha riferito che del mangime contaminato è stato esportato anche in Francia e Danimarca.

Adriana Ruggeri