ROMA-CAGLIARI 3-0 La Roma batte 3-0 il Cagliari nell’anticipo del sabato sera della 21^ giornata di Serie A. I sardi cominciano bene, ma si spengono alla distanza. Gli uomini di Ranieri passano in vantaggio al 21′ con un rigore di Totti, concesso da Gava per un fallo di Canini su De Rossi. La ripresa comincia nuovamente all’insegna della squadra ospite, che però vede smorzato l’entusiasmo quando al 70′ Perrotta sfrutta un errore di Agazzi e segna il raddoppio. La terza rete è siglata da Menez al 92′, un goal di fattura davvero pregevole.
Soddisfatto Ranieri, che ai micorfoni di Sky sottolinea come la Roma creda nella possibilità di raggiungere il primo posto in classifica: “Cellino dice che non siamo da scudetto? Faremo di tutto per smentirlo, ci sono alcune società in lotta, ma anche noi. Mi sono spavento all’inizio del secondo tempo. Ma i ragazzi hanno fatto un gran lavoro a centrocampo e vanno elogiati“. Parole di elogio poi per i due migliori in campo: “Sono contento di De Rossi e Mexes, sono stati maestosi“. Contento anche Juan, che a Roma Channel si mostra convinto di essere sulla via del recupero definitivo: “Abbiamo giocato una bella gara, era difficile, ma siamo stati concentrati; solo nel primo quarto d’ora del secondo tempo abbiamo sbagliato qualcosa. Sul mio periodo un po’ negativo? Ho cercato di capire quello che stava succedendo, oggi è la seconda partita in cui riesco a non prendere antiinfiammatori, il ginocchio sta meglio, non sento più dolore. Sto lavorando con tranquillità perché sicuramente questo periodo passerà“.
Arrabbiato invece Donadoni, che ai suoi rimprovera la poca convinzione mostrata. Ecco le sue parole, riportate da TMW: “Queste sono le partite che mi fanno arrabbiare. Purtroppo dobbiamo ancora crescere e capire che possiamo giocarcela con tutti. Invece ci è mancata quella convinzione, e così è normale arrivare spesso in ritardo sul pallone, sbagliare l’ultimo passaggio o l’esecuzione“. Buone parole però per Cossu, l’unico che abbia mostrato qualcosa di positivo: “E’ un giocatore che abbina conoscenze e capacità tecniche, sa fare movimento ma anche dare la palla calibrata agli attaccanti. E’ chiaro che questi devono dettare i passaggi, non può fare tutto Cossu. Molto spesso entrambe le punte venivano incontro a ricevere palla e Andrea era bravo a buttarsi negli spazi in profondità, ma non era lui a doverlo fare“.
Alberto Ducci