Il ministro per la Giustizia, Angelino Alfano, definisce Roberto Saviano, “organicamente schierato con l’opposizione“.
Nel complesso caso Ruby ed escort varie, la figura di Roberto Saviano si inseriva, almeno negli intenti, con un preciso scopo: omaggiare i pm di Milano per il lavoro svolto e incoraggiarli nonostante il fango di cui sono stati ricoperti.
Perquisizione politica, si dice in casa Pdl, così coloro che vogliono “solamente fare il loro mestiere di giustizia” sono ancora una volta messi alla gogna, incolpati in quanto calunniatori che osano scoperchiare verità sulla bocca di tutti, ma mai dette, né tantomeno finite agli atti in Procura.
Così, Marina Berlusconi, editore dello stesso Saviano e figlia del premier, si dice indignata per l’appoggio di uno scrittore che “ha sempre lottato per la libertà” a favore di un pool che agisce dichiaratamente per intenti diffamanti, appunto. Poi, l’autore di Gomorra risponde, a sua volta, su La Repubblica.
Un autentico botta e risposta, in cui irrompe anche il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.
Ai microfoni di SkyTg24, questi ha spiegato, semplicemente, che non si trova stupito davanti alle parole di Saviano, in quanto lo scrittore è, da sempre, “organicamente schierato con l’opposizione”.
“Dopo Gomorra, Saviano si è organicamente collocato in uno schieramento di opposizione, cioè dice esattamente le stesse cose che dicono gli avversari di Berlusconi”, ha spiegato il Ministro.
Se lo scrittore è lodato per aver “scoperchiato il vaso di Pandora della Camorra”, con la pubblicazione di Gomorra, “un libro pubblicato da Marina Berlusconi e dalla Mondadori”, Alfano non esita a gettare nel calderone delle malelingue, sia Saviano, sia, addirittura, alcuni programmi Mediaset: “Riguardo al fatto che la macchina del fango sia Berlusconiana invito tutti a guardare le prime pagine di tutti i giornali degli ultimi dieci giorni. Perfino trasmissioni di Mediaset, come Zelig, sono interamente dedicate a prendere in giro il presidente del Consiglio”.
Carmine Della Pia