Cicchitto alla Marcegaglia: “Governo non è stato immobile”

”Ci permettiamo di ricordare alla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia che il governo Berlusconi sui temi chiave della sicurezza, del lavoro, dell’università, del federalismo e dell’economia è stato tutt’altro che immobile negli ultimi sei mesi”. Il capogruppo dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, replica così all’accusa di immobilismo mossa al Governo dal numero uno degli industriali. E spiega che ”da una analisi dei dati relativi all’attività svolta dal governo Berlusconi in Parlamento emerge, infatti, in primo luogo l’elevata percentuale di approvazione definitiva dei provvedimenti deliberati in Cdm. Nel 2010 – si legge nella nota di Cicchitto – il Parlamento ha approvato 73 leggi e il governo ha adottato 21 decreti legge”.

Sul versante della sicurezza, continua il capogruppo dei deputati del Pdl, l’esecutivo ”ha prodotto le disposizioni in materia di sicurezza stradale, il Piano straordinario contro le mafie, la conversione in legge del decreto recante misure urgenti in materia di sicurezza (stadi), il decreto legge sui rifiuti. Sul versante lavoro – aggiunge Cicchitto – il Governo ha prodotto gli incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia e il collegato lavoro, provvedimento di notevole rilievo”.

L’esponente berlusconiano continua a snocciolare i dati sull’operato del Governo e, in materia di federalismo, ricorda che ”sono stati varati ben 3 decreti legislativi: il federalismo demaniale, i fabbisogni standard degli enti locali e Roma capitale. Sul versante della pubblica istruzione, è stata realizzata la riforma Gelmini dell’Università”. Ma non basta: ”Sul versante dell’economia, oltre al maxiemendamento, sono state realizzate varie misure in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita’economica. Allora – conclude l’alto rappresentante del Pdl- siamo d’accordo con la presidente Marcegaglia che adesso bisogna combinare insieme le due esigenze della continuità della politica del rigore e di azioni mirate alla crescita specie sul terreno fiscale delle infrastrutture e del Sud. Ma non si può dire che il Governo è stato fermo da sei mesi a questa parte”.

Difficile, però, credere a un’opera di convincimento sul leader di Confindustria. I tristi dati sulla crescita del Paese parlano chiaro. Più delle rassicuranti parole di Cicchitto.

Raffaele Emiliano