Facebook e Twitter aumentano il senso di isolamento

Altro che reti sociali. I social network recano all’individuo più danni che benefici. E’ quanto sostiene una delle principali studiose americane dell’universo giovanile, Sherry Turkle, in un suo libro appena pubblicato: i social network allontano i giovani dalla realtà e li immettono in un modo parallelo, fatto di amicizie e situazioni virtuali.

Twitter e Facebook possono avere effetti negativi sugli adolescenti che, con i classici problemi della loro età, si isolano sempre di più dalla vita reale e possono arrivare fino al suicidio, non riuscendo ad allontanarsi dalla vita senza alcun problema che ritrovano nei social network. Sono, infatti, molti gli adolescenti che con un post nella propria bacheca annunciano il loro suicidio pochi secondi prima di metter fine alla loro vita. Problemi che fino a qualche anno fa, avverte la sociologa americana nella sua ultima pubblicazione, «Alone Together» (Insieme ma soli), “non avremmo esitato a definire patologici”, cioè fortemente incidenti sul comportamento dell’individuo, ormai sempre più “isterico, compulsivo, innaturale e dipendente dal device di comunicazione di cui dispone”.

Un allontanamento dalla realtà che crea negli adolescenti un senso di isolamento e solitudine che cresce passando ore e ore su Facebook aspettando una risposta o un messaggio in bacheca dagli amici virtuali.

Un episodio estremamente preoccupante è stato raccontato dalla Turkle: ad un funerale, moltissime persone continuavano a controllare il telefonino per verificare se avevano ricevuto messaggi su Facebook. Questo possibile anche ai nuovi smartphone che permettono di collegarsi in ogni momento e che rendono le persone meno umane e più ossessionate dalle amicizie virtuali.

Daniela Ciranni