L’allarme di Scalfaro: “Arrestare la sovversione della Costituzione”

Rivolgiamo a tutti coloro che rivestono responsabilità istituzionali un forte appello a rispettare il giuramento di fedeltà alla Costituzione e dunque ad astenersi da scelte e comportamenti che ne violino i principi e a prendere tutte le iniziative necessarie per rimuovere le situazioni di incompatibilità e ristabilire il rispetto dei valori costituzionali”. E’ quanto scritto nell’appello sottoscritto da Oscar Luigi Scalfaro ed approvato all’unanimità dal direttivo dell’associazione ‘Salviamo la Costituzione’, presieduta dallo stesso presidente emerito della Repubblica.

L’allarme non giunge casualmente. ”L’impegno delle istituzioni per risolvere i problemi dei cittadini italiani – è spiegato nel testo – lascia sempre più il passo alla esasperata ricerca di strumenti ed espedienti per rafforzare i poteri del capo del Governo, garantirgli una totale immunità, asservire il Parlamento ai suoi voleri e interessi personali, emarginare le Istituzioni di garanzia (dal Presidente della Repubblica alla Magistratura), condizionare l’informazione al fine di manipolare le idee e le scelte dei cittadini. Nei fatti – continua il documento – si restringono sempre più gli spazi di reale partecipazione democratica e l’effettività dei diritti di libertà politica”. Ecco spiegata, dunque, l’urgenza di questo ”forte appello” rivolto a quanti hanno un ruolo di responsabilità nelle istituzioni, affinché venga posto argine a scelte e comportamenti che violano i principi costituzionali.

Tenendo presente il referendum del 2006 che ”respinse a grande maggioranza il tentativo di demolire il nostro sistema costituzionale, accentrando tutti i poteri nelle mani del Presidente del Consiglio”, nell’appello sottoscritto da Scalfaro si sottolinea come, di fatto, ci sia ”il tentativo di sovversione della Costituzione repubblicana”, tentativo palesato da ”iniziative e comportamenti che ne mettono in discussione i principi fondamentali: la divisione dei poteri, il ruolo del Parlamento, l’indipendenza della Magistratura, il ruolo del Capo dello Stato”.

L’invito, lungi dall’essere rivolto alle sole istituzioni, è indirizzato anche a ”tutte le cittadine e i cittadini”, affinché diano prova di ”una forte mobilitazione per la difesa e l’attuazione della Costituzione, per viverne nella quotidianità lo spirito e i valori”.

Raffaele Emiliano