Mosca: attentato suicida all’aeroporto, più di trenta morti

E’ stato un attacco kamikaze quello che nel pomeriggio all’aeroporto Domodedovo di Mosca ha causato almeno una trentina di morti. Il bilancio, ancora provvisorio a causa del fumo che avvolge lo scalo, parla di 31 persone morte e 130 feriti. A rivelarlo fonti inquirenti citate dalle agenzie di stampa russe, una delle quali, l’Interfax spiega che i feriti sono stati trasportati in quattro diversi ospedali della capitale russa.

L’esplosione è avvenuta alle 16.32 (le 14.32 in Italia) nella zona per il ritiro dei bagagli agli arrivi internazionali, secondo quanto riferito dagli inquirenti. Ad esplodere fra i cinque e i dieci chili di tritolo.

Testimoni oculari raccontano del caos e dell’orrore in cui ancora si trova la scena dell’attentato suicida. ‘Vesti’ parla di persone che si aggirano ”coperte di sangue”, mentre gli stessi inquirenti ammettono a microfoni spenti che il bilancio della strage potrebbe aggravarsi di minuto in minuto. Al momento sarebbero ricercate tre persone, riprese dalle telecamere di sorveglianza mentre entravano nel settore arrivi dopo aver attraversato una zona priva di metal detector.

Immediata la sospensione di tutti i voli internazionali diretti verso il principale scalo moscovita, mentre negli altri aeroporti della capitale russa sono state disposte più forti misure di sicurezza. Sotto controllo anche la metropolitana, teatro l’anno scorso di un attentato suicida rivendicato dai ceceni, che causò la morte di 40 persone.

L’indice borsistico russo Micex ha, intanto, perso quasi il 2% dopo la notizia dell’esplosione.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Adnkronos, sono in corso verifiche alla Farnesina sulla eventuale presenza di italiani all’aeroporto. Fonti del ministero degli Esteri rassicurano, tuttavia, che al momento non risultano esserci italiani coinvolti.

Raffaele Emiliano