Ispirato all’omonimo romanzo di Gerald Petievich, questa sera, alle ore 21:05, andrà in onda il thriller del 2006, “The sentinel“. La pellicola, diretta da Clark Johnson è interpretata da un gruppo di star di Hollywood tra cui spiccano Michael Douglas, Kim Basinger e Martin Donovan (“Malcolm X”, “Insomnia”). Nel cast anche la bella Eva Longoria, una delle celebri “Desperate housewives”. Durata: 108 minuti.
Pete Garrison è un agente dei Servizi Segreti con un passato da superstar che lo coinvolge come protagonista nel salvataggio del Presidente Reagan dall’attentato del 1981. Ora Pete è coinvolto in un’altra missione eroica: quella di proteggere la vita del nuovo Presidente e della consorte con cui ha una relazione segreta. A minacciarli sono degli ex agenti del KGB ora aiutati da una talpa che agisce proprio all’interno dei servizi segreti. Ingiustamente incastrato, Garrison viene accusato dell’operazione ed è costretto alla fuga. A dargli la caccia il detective David Breckinridge, suo amico e ora sospeso fra il senso di giustizia e quello di lealtà, e la recluta Jill Marin, una brillante allieva in carriera…
Il tema dei complotti all’interno della Casa Bianca è piuttosto consumato da un cinema ripetitivo. Clark Johnson è riuscito, però, in qualche modo, a svecchiarlo servendosi di tecniche di montaggio e di un uso del colore per lo più televisivi. Inoltre, così come molti suoi colleghi negli ultimi tempi (a partire dal Wes Craven di “Cursed – Il maleficio”), ha deciso di farsi seguire da un pubblico vasto e per lo più televisivo. Se la star di Hollywood sembra far restare indifferente il pubblico di un certo tipo di thriller, l’eroe del piccolo schermo è in grado di attrarre con la sua popolarità diretta: ed ecco allora il M. Douglas che da ispettore ha battuto “Le strade di San Francisco”, il Kiefer Sutherland di “24”, altra serie tv di stampo poliziesco e la casalinga disperata Eva Longoria che, smessi i panni di seduttrice, ha preso la pistola d’ordinanza. Dunque, la politica di cui sopra è solo un pretesto per un film che furbescamente ci cattura. Ma non è sempre un male.
Valentina Carapella