Alfred Hitchcock torna nei cinema, con il volto di Anthony Hopkins

Poco tempo fa Harrison Ford aveva confessato al Times che la vita di un attore in età avanzata è tutt’altro che esaltante. “Si diceva un tempo che Hollywood non era paese per attrici che invecchiano – aveva dichiarato l’interprete di Indiana Jones – ma per gli uomini ormai è diventata la stessa storia“. Sarà, ma guardando il periodo prolifico che sta vivendo Anthony Hopkins – classe 1937, di 5 anni più anziano rispetto a Ford – non si direbbe proprio: tra le sue prossime uscite Thor di Kenneth Branagh, Arabian Nights di Chuck Russell, The Rite di Mikael Hafstrom, The Song of Names di Vadim Perelman. E dulcis in fundo – secondo alcune indiscrezioni – un ruolo all’orizzonte come interprete del suo illustre connazionale Alfred Hitchcock. Visto il suo aplombe da baronetto in carica (come lo era anche il regista) sembra difficile immaginare qualcuno più adatto al ruolo.

Il film in questione è un progetto ambizioso su cui ha messo gli occhi la Paramount Pictures, dal titolo Alfred Hitchcock and the Making of Psycho e ispirato all’omonimo libro di Stephen Rebello. La regia sarà di Sacha Gervasi – giornalista e cineasta inglese che ha avuto una figlia con la ex-Spice Girl Geri Haliwell – mentre la sceneggiatura è stata affidata a John McLaughlin (già autore di Black Swan). Il quale, dicono, si sta concentrando molto sul tormentato rapporto tra il cineasta inglese e la moglie Alma Reville in un periodo ben preciso della sua vita.  Quale? È presto detto.

Nel 1960 Alfred Hitchcock è un regista di grande successo, inglese per nascita e stile ma hollywoodiano di adozione. Solo l’anno prima è uscito nelle sale con Intrigo internazionale, film amato da pubblico e critica, ultimo di una sfilza di capolavori impressionanti (da La finestra sul cortile a L’uomo che sapeva troppo). Lui decide però di fare un piccolo thriller con venature horror, beccandosi – nonostante il suo nome ormai affermato – il rifiuto delle case cinematografiche. Hitchcock nel progetto ci crede davvero, e alla fine decide di prodursi il film da sé, con un budget limitatissimo: il risultato della sua testardaggine (e della sua maestrìa) è una pellicola intitolata Psycho, destinata a cambiare per sempre la storia del cinema.

Roberto Del Bove