E’ passato poco più di un anno dalla presentazione ufficiale dell’ultimo lavoro della band ska-reggae napoletana “Jovine”, album dal titolo “Il mondo è fuori”, quarto lavoro in studio, autoprodotto e nato dalla collaborazione con svariate realtà della musica underground italiana, a partire dai “99 Posse”, passando per Speaker Cenzou, i Cor Veleno, arrivando alle percussioni di Tony Esposito.
Il “progetto” Jovine nasce nel 1998, dalle idee di Valerio Jovine, in veste di compositore, autore e voce, con la collaborazione del fratello Massimo, di Cico Quintavalle, contrabbasso, e di Danilo Vigorito, dj: nello stesso anno esce il primo singolo “Cambia la Storia”. Nel 1999 Jovine partecipa al tour italiano dei Simple Minds, raccogliendo i frutti di questa importante esperienza nel 2000 con l’uscita del primo album intitolato “Contagiato”, seguita da un tour italiano con circa cinquanta concerti. Al 2001 risale la partecipazione al tour italiano dei 99 Posse, e nel 2002 il progetto Jovine si arricchisce di nuovi musicisti: Michele Acanfora alla tromba, Guido Amalfitano alla batteria, Alessandro Aspide al basso, Francesco Spadafora alla chitarra ed in seguito Antonio Cipollaro al trombone. Dopo due anni di intenso lavoro in studio esce nel 2004 l’album “Ora”, album che presenta tematiche più improntate sul sociale, come nella traccia dal titolo “Ci sono giorni”, che rievoca gli scontri e i barbarici avvenimenti vissuti a Genova nel luglio 2001 . L’album viene distribuito da “Il Manifesto”, arrivando a vendere 5000 copie.
Nel 2007 esce l’album “Senza limiti” che vede l’ingresso nella band di un nuovo elemento: il percussionista Paolo “Batà” Bianconcini. Al rientro dall’usuale tour carico di date in giro per l’Italia, esce l’album “In viaggio”, che porterà gli Jovine ad esibirsi sul palco di uno dei più importanti festival europei, il PopKomm di Berlino, condividendo il palco con i Negrita.
“Il Mondo è Fuori”, uscito nel dicembre 2009, è, a giudizio di chi scrive, un vero e proprio viaggio nella musica meno conosciuta ed apprezzata della nostra penisola, anche se non per questo priva di qualità tecnica e di stile: come canta Jovine nella traccia che da il nome all’album “Scrivo e guardo paesaggi, milioni di milioni di colori da scoprire, da portare via,<…> giro per la penisola, porto in vacanza i miei sogni e mi confondo nelle strade di ogni singola città”.
Alice Ughi