Due anni e dieci mesi di reclusione. E’ questa la condanna che è stata inflitta a Ferdinando Villani, uno di 10 vigili urbani accusati di aver picchiato un ragazzo ghanese fermato ‘per errore’ più di un paio di anni fa a Parma.
Il giovane, lo studente Emmanuel Bonsu, fu pestato nel settembre del 2008. Fu fermato nell’ambito di un’operazione antidroga dal Nucleo di Pronto Intervento della polizia municipale di Parma e fu pestato e umiliato dopo esser stato scambiato – forse – per qualcun altro.
Il poliziotto che è stato incolpato deve anche pagare una provvisionale di 5000 euro al Comune della città emiliana, che nel corso del processo è stato sia parte civile che responsabile civile. A Villani toccherà poi risarcire anche la famiglia del giovane ghanese: la cifra verrà stabilita in sede civile.
Il verdetto è stato emesso stamattina presso l’aula di giustizia di Parma. Nei mesi scorsi il giudice aveva già condannato per l’aggressione e le violenze Marcello Frattini, che aveva chiesto il patteggiamento. Una richiesta che è stata invece negata a Villani, per il quale comunque non vale l’aggravante del razzismo. Gli avvocati dell’agente hanno annunciato che ricorreranno in appello.
Gli altri otto poliziotti imputati nel processo al giovane ghanese sono Mirko Cremonini, Andrea Sinisi, Graziano Cicinato, Giorgio Albertini, Marco De Blasi, Stefania Spotti, Simona Fabbri e Pasquale Fratantuono. Secondo una perizia dei Ris parmensi quest’ultimo sarebbe l’autore di una scritta razzista (“Emanuel negro”) scritta sulla busta che conteneva il referto consegnato alla vittima dell’aggressione.
Gianluca Bartalucci