Sarah: nel nuovo telefonino il movente dell’omicidio?

L’inchiesta sull’omicidio della quindicenne, Sarah Scazzi, potrebbe trovare una svolta decisiva nell’esame di un nuovo cellulare posseduto dalla ragazza.

Il telefonino è stato consegnato agli inquirenti, che si occupano da mesi del caso di Avetrana, da Claudio Scazzi, il fratello della vittima.

La speranza degli investigatori è quella di ritrovare all’interno di esso dei dati che potrebbero fornire nuove informazioni nell’intento di risalire finalmente al movente che avrebbe portato Michele Misseri a uccidere Sarah, ma soprattutto a chiarire la posizione della cugina, Sabrina, che è indagata come possibile complice del padre.

Secondo alcune indiscrezioni, il telefono sarebbe stato consegnato da Claudio già durante gli ultimi interrogatori a cui è stato sottoposto, durante le festività natalizie.

Gli inquirenti, tuttavia, non hanno fatto trapelare nessuna informazione sui contenuti delle telefonate che Sarah avrebbe ricevuto.

S. O.