Il silenzio stampa per le troupe giornalistiche a Brembate di Sopra s’ha da fare, con le buone o con le cattive.
L’invito fatto dalla famiglia di Yara Gambirasio e condiviso dal sindaco del paesino bergamasco, lo scorso 15 gennaio, è diventato una vera e propria ordinanza comunale, con tanto di multa per chi non si atterrà alle disposizioni.
Come i lettori ricorderanno, la scelta di far scemare le luci dei riflettori sulla vicenda della scomparsa della tredicenne è nata dalla volontà di dare la possibilità agli inquirenti di poter lavorare in tranquillità, senza la pressione dei media.
I primi effetti, a tal proposito, gli abitanti di Brembate li hanno visti sin dall’indomani della conferenza stampa fatta dai genitori di Yara: i giornalisti hanno pian piano levato le tende e deciso di allontanarsi dal paese. Tuttavia, qualcuno non ha resistito alla tentazione di scrutare ancora tra le vie che sono diventate il set di un mistero che non decide a rivelarsi ed è così che, qualche giorno fa, due giornalisti sono stati denunciati per molestie dopo essere stati beccati a filmare la zona antistante gli spogliatoi della palestra frequentata dalla tredicenne.
Ma non è stato l’unico caso: oggi pomeriggio Vittorio Introcaso, giornalista della trasmissione Rai Pomeriggio sul Due, è stato bloccato da quattro vigili che gli hanno chiesto documenti e tesserino professionale. Ma per il malcapitato reporter le sorprese non sono finite qui: gli agenti della polizia municipale gli hanno comminato anche una sanzione di ben cinquecento euro.
La multa è una misura inserita all’interno dell’ordinanza con cui l’amministrazione di Brembate di Sopra ha voluto ufficializzare l’intento di dissuadere chi non riuscisse a rispettare il desiderio dei Gambirasio.
S. O.