Venerdì 28 verrà presentata alla stampa la nuova monoposto della Ferrari. Certamente un momento cruciale della nuova stagione agonistica visto l’importanza mediatica e storica che il cavallino possiede nel mondo del circus. Nonostante però i tecnici di Maranello si siano impegnati per mantenere il segreto sul nuovo progetto, qualche novità è comunque trapelata. Piccole notizie tecniche ovviamente, ma di un certo spessore e soprattutto indicatrici di un totale sforzo nel progettare una monoposto il più possibile performante ed estrema.
Partiamo dal nome, Ferrari F150. Un omaggio all’unità d’Italia, un importante messaggio rivolto al mondo intero: “La Ferrari è l’espressione dell’eccellenza, del talento e della creatività italiani. Tutti gli uomini e le donne che lavorano con impegno e passione a Maranello condividono l’orgoglio e la responsabilità di rappresentare il nostro paese nel mondo ed è con questo spirito che abbiamo voluto dedicare questa monoposto ad un evento così importante per l’Italia intera”. A parlare è lo stesso Luca Cordero di Montezemolo che così giustifica l’uso di questa speciale sigla, ricevendo l’apprezzamento e i sinceri auguri di buona fortuna dal presidente della Repubblica Giorgio Napoletano. Un omaggio quindi alla patria e ai suoi tifosi italiani, la vera anima del cavallino.
Se poi ci addentriamo in discorsi più tecnici si capisce perfettamente che questa nuova vettura sarà ben diversa dalla precedente F10. Innanzitutto i nuovi regolamenti (ala mobile, KERS, no doppio diffusore, no F-Duct) hanno costretto questo cambiamento, ma non solo. La F150 userà per la prima volta sospensioni Pull-Road, ovvero un nuovo disegno degli ammortizzatori che consente di portare il peso della vettura verso il basso, (essenziale visto che ora la distribuzione dei pesi li decide la FIA), sposandosi perfettamente con gli scarichi bassi già implementati nel 2010. Inoltre il muso sarà più largo e piatto con un curioso disegno “arcuato” al di sotto, in modo da indirizzare molta più aria nella parte posteriore della vettura, fattore fondamentale per guadagnare carico aerodinamico ora che i diffusori sono tornati ad un solo profilo.
Innovazioni prese dagli avversari (Red Bull in primis), ma ovviamente riviste ed evolute. Certamente poi vi saranno anche ulteriori novità che saranno scoperte solo nel giorno della presentazione, sperando che tutto il progetto possa competere con i migliori e lottare per la vittoria finale. A Maranello vi è apprensione ma ottimismo, sicuri di aver fatto il meglio possibile. L’imperativo è tornare a sognare e scrivere ancora la storia della F1, questa volta però con un lieto fine.
Riccardo Cangini