Margherita ha potuto guardare in faccia Nando durante la diretta di lunedì scorso e quel che ha visto nei suoi occhi non le è piaciuto affatto.
Dopo la lettera di Nando, Margherita è stata malissimo, incredula sul fatto che i sentimenti del ragazzo fossero cambiati in tre giorni. Poi lo striscione nei cieli di Cinecittà non hanno fatto altro che aumentare le sue domande e a farle sorgere altri dubbi sul conto di Nando.
Margherita lunedì si è ritrovata faccia a faccia con Nando, dietro la parete mobile della Casa, ma davanti a lei c’era un Nando diverso… In pochi minuti Nando le ha biascicato delle scuse, ma Margherita non ha saputo perdonarlo. Forse perché non gli è apparso affatto sincero. “Ho riflettuto in bagno e sono giunta ad una conclusione: basta! Lui l’ha combinata grossa, poi quando ha avuto 5 minuti per parlarmi, grazie al GF, è stato vuoto“.
E’ questa la sensazione che ha avuto Margherita guardando Nando negli occhi: il vuoto. Il ragazzo pomentino si è dichiarato confuso e in realtà quella confusione che gli ha fatto prendere una decisione così affrettata, che lo ha fatto ricredere ancora dopo tre giorni, era ancora presente nell’atteggiamento impacciato di Nando, lunedì scorso. E la speaker deve aver focalizzato proprio quell’ atteggiamento in questi due giorni. Nando è stato preso dalla foga del momento di celebrità dedicato a lui, dai programmi che sono stati segnati per lui sul suo carnet del dopo Gf, e nella testa del giovane ragazzo è stato un continuo svolazzare di informazioni e di situazioni che evidentemente non aveva previsto o che non poteva prevedere.
Nando sembrava recitare una parte davanti al vetro dietro al quale c’era la donna che aveva dichiarato di amare…. La parte di chi si è davvero pentito o la parte di chi non ha mai voluto commettere di sua spontanea volontà quell’errore?
Margherita non riesce più a fidarsi “L’uomo vero, quello che fa per me, se io dico basta mi deve venire dietro anche un anno per farmi cambiare idea. Lui di fronte a me, ieri, sembrava scemo“.
Ma forse Nando non è il carnefice, bensì egli stesso la vittima…
Caterina Cariello
