Recenti studi portati a termine dal Massachussetts General Hospital ci rivelano sorprendenti novità. I ricercatori possono, infatti, affermare con sicurezza che due mesi di meditazione producono effetti visibili sulla nostra materia grigia. Gli studiosi che hanno partecipato al progetto possono dirsi soddisfatti in quanto sono riusciti a decretare, per la prima volta, con esattezza, la ‘soglia’ misurabile oltre la quale le tecniche e le procedure di rilassamento e meditazione riescono a cambiare il nostro cervello.
La curiosità ci porta quindi ad entrare nei dettagli della ricerca e a dire che solo otto settimane di meditazione e relax portano il nostro cervello a compiere ottimi passi in avanti per quanto riguarda le funzioni legate alla memoria, all’empatia e allo stress.
Ulteriori curiosità riguardano il metodo usato dagli scienziati per portare a termine questo studio che ha ottenuto la pubblicazione sulla rivista Psychiatry Research Neuroimaging. Gli studiosi hanno arruolato ben sedici persone, tutti volontari, alle quali, all’inizio di tutto, hanno scattato una foto celebrale. Espletata questa prima incombenza i volontari hanno quindi iniziato un corso anti-stress presso l’Università del Massachussetts. Ogni persona ha eseguito tecniche di rilassamento peruna media di circa ventisette minuti ogni giorno. Secondo un protocollo ben stabilito, poi, alcuni esercizi erano mirati al miglioramento della consapevolezza di ciascun partecipante. Finito il periodo di meditazione, ogni volontario è stato sottoposto , nuovamente, allo scatto di una nuova foto celebrale. A questo punto la procedura prevedeva quindi di confrontare le fotografie in modo da riscontrare i cambiamenti in maniera tangibile. Le foto scattate prima che il corso fosse effettuato erano notevolmente diverse dalle foto scattate alla fine di esso. Il confronto non poteva lasciare dubbi in quanto la materia grigia nell’ippocampo era aumentata rispetto all’inizio. Il cervello aveva quindi compiuto un progresso notevole in poco tempo. Tutti gli scienziati sono stati notevolmente colpiti da tale cambiamento e in particolar modo, Britta Hölzel, tra gli autori dello studio, ha affermato: “È affascinante osservare in questo periodo i cambiamenti plastici del cervello”. A crescere però non è stata solo la materia grigia nell’ippocampo, si è potuto evidenziare un netto miglioramento nella funzione dell’amigdala per il controllo dello stress.
Ora che tutti i benefici di una sana e mirata meditazione sono stati provati saranno certamente sempre di più le persone che, per curiosità o per voglia di ‘aumentare le proprie capacità intellettive’ si avvicineranno a questa pratica.
Alessandra Solmi