La Tunisia chiede l’aiuto dell’Interpol: arrestate Ben Ali

L’annuncio è del ministro della Giustizia Lazhar Karoui Chebbi: arrestate Zine El Abidine Ben Ali. Il mandato di arresto internazionale è rivolto, oltre che nei confronti del deposto presidente tunisino, anche verso la moglie Leila Trabelsi e altri suoi familiari.

Ben Ali – ha detto il Ministro – è una persona ricercata dalla giustizia del suo Paese. Ci impegniamo a processare lui e i membri della sua famiglia”. L’accusa è quella di “acquisizione illegale di beni mobili e immobili e trasferimenti illeciti di valuta straniera verso l’estero”. Il governo tunisino ha anche chiesto l’aiuto dell’Interpol.

Ben Ali, fuggito il Arabia Saudita lo scorso 14 Gennaio, era stato costretto alla fuga dal crescere delle proteste popolari nonostante, nel suo ultimo messaggio televisivo, avesse promesso libertà di stampa e l’abbassamento del prezzo dei beni primari. Un malcontento che non accenna ad attenuarsi, dato che anche oggi sono proseguite le manifestazioni: a Sfax, seconda città della Tunisia, sono scese in piazza migliaia di persone; e a Tunisi, davanti alla Casbah, sede del governo, la polizia è stata costretta all’uso di lacrimogeni per disperdere i dimostranti.

La richiesta è unanime: dimissioni immediate dell’esecutivo. Secondo fonti dell’Ugtt, l’Unione Generale del Lavoratori Tunisini, alle proteste hanno aderito circa 55 mila persone. In particolare la tensione è alta a Sfax, che con le sue 780 imprese rappresenta il 10% delle esportazioni nazionali. E il punto più delicato delle proteste è proprio quello del lavoro, che in questi giorni sta dividendo i manifestanti. C’è infatti chi chiede un immediato cambiamento radicale, e chi invoca un ritorno alla normalità, con la possibilità di tornare al lavoro.

Sta di fatto che la collera dei cittadini non accenna a diminuire, e in giornata il governo di transizione potrebbe annunciare un rimpasto al fine di smorzare il malcontento derivato dalla richiesta pressante di deporre i membri dell’esecutivo appartenenti al partito dell’ormai ex presidente Ben Ali.

Cristiano Marti