Chi ha detto che d’estate è obbligatorio scoprire le gambe, possibilmente abbronzate, indossando quasi esclusivamente gonne corte? Quest’anno cambia musica. Cosa sarà “in” durante la stagione di moda primavera-estate del duemilaundici? Decisamente le gonne e gli abiti longuette, che lasciano scoperto il polpaccio ma che tendono a coprire il resto della gamba. Le minigonne e i mini-abiti? Se proprio non è possibile farne a meno continuiamo a tenerli negli armadi, ma nella consapevolezza che ogni fashion-victim che si rispetti storcerebbe il naso nel vederceli addosso fra qualche mese.
Cosa propongono le passerelle? Abiti comodi, eleganti e decisamente versatili. Diciamolo francamente: non tutte possono permettersi di portare una minigonna, mentre sono molte le corporature femminili che possono essere valorizzate da un vestito dal taglio più lungo. Antonio Marras si lascia notare per la sensualità delle sue proposte, che si adeguano a ciò che comanda la moda ma senza rinunciare ad un pizzico di erotismo; come lui fa Vpl. Elegantissima la donna di Ermanno Scervino, di Luisa Beccaria, di Oscar de la Renta. Molto particolari le proposte di Jil Sander, Stephen Burrows e Charles Anastase. Molto ariosi gli abiti made in Kinder Aggugini, Carolina Herrera e Prima Classe Alviero Martini.
Fra le proposte Yves Saint Laurent è facile ricordare un vestito pesante color verde petrolio legato con una cinta in vita: addosso alla splendida Liu Wen il risultato era notevole.
Ce ne è veramente per tutti i gusti. Che quest’anno la moda rischi di incentivare un atteggiamento più disinvolto nei confronti della tanto temuta prova costume? Può darsi. D’altronde non è affatto difficile camuffare degli eventuali difetti fisici con addosso un abito lungo anziché le solite minigonne estive che ci guardano dall’interno dell’armadio quasi a voler essere il nostro traguardo.
Finalmente il mondo del fashion pensa a degli abiti che possano stare bene addosso a tutte? Probabilmente si.
Martina Cesaretti