Questa sera, alle ore 21:10, la terza rete Mediaset manderà in onda il film drammatico, del 2008, “Defiance – I giorni del coraggio“. Basata su fatti realmente accaduti, la pellicola è ispirata al romanzo del 1993 “Gli ebrei che sfidarono Hitler” di Nechama Tec, ristampato nel 2009 in occasione dell’uscita del film. Diretto da Edward Zwick, il bravo regista de “L’ultimo Samurai” e “Blood diamond”, il lungometraggio è interpretato da Daniel Craig. Durata: 129 minuti.
1941. I Nazisti, alla ricerca di ebrei da sterminare, setacciano l’Europa orientale compiendo delle terribili stragi. I fratelli Bielski, contadini bielorussi, sopravvivono alla strage in cui perdono la vita entrambi i genitori e si rifugiano nei boschi dove giocavano da bambini. Là incontrano altri fuggiaschi e gli offrono protezione. Quando si sparge la voce della loro resistenza, altri ebrei che hanno bisogno di cure e vivande si uniscono a loro per costruire il villaggio che li ospiterà fino alla fine della guerra…
Ispirato al romanzo che aveva raccolto le testimonianze dei sopravvissuti, il film è uno di quei lavori che non temono di esprimere pareri a polemiche. Se il regista Zwick si era già esposto mettendo in evidenza un’ importante problematica in “Blood diamond”, anche ora non lesina di esporre un pensiero diffuso e scottante: gli ebrei avrebbero fatto meglio a resistere? Il dibattito prende vita mediante la messa in scena di un caso di resistenza estrema. Ma un lungometraggio deve, in ogni caso, rispettare le logiche del cinema, le tempistiche, la retorica dei dialoghi. E tutto questo deve, necessariamente, avere la precedenza. Ed è così che il protagonista della vicenda diventa un eroe forte e coraggioso, quasi veemente. Nel pieno stile di Edward Zwick, e in linea con “L’ultimo Samurai”, in cui la forza del protagonista era dilagante anche “Defiance” dimostra una certa linea stilistica, pienamente riconoscibile.
Valentina Carapella