Roma, 27 gennaio. La vicenda fece scalpore molti mesi fa ed ha continuato a farlo fino ad ora, quando uno dei nodi centrali pare sia stato finalmente sciolto. Approdate al Senato, le carte su Casa Montecarlo, le società Offshore e il patrimonio di AN, secondo quanto riferito dal Ministro Frattini si sono rivelate autentiche.
Quanto riportato in aula dal Ministro sarebbe la conferma proveniente dal piccolo stato di Santa Lucia. La casa del Principato di Monaco sarebbe quindi intestata proprio a Giancarlo Tulliani, cognato del Presidente della Camera, ora attaccato in forze dal PdL.
Che non corra buon sangue tra i fedeli di Berlusconi e gli esponenti del FLI è ormai chiaro da tempo, ma i pidiellini ora hanno un solido aggancio per chiedere a Gianfranco Fini di fare un passo indietro, anche perchè era stato proprio lui a dire “se la casa di Montecarlo è di Tulliani, mi dimetto”.
A confermare la richiesta di dimissioni dell’ex leader di AN sarebbe stata una fonte parlamentare, al termine dell’incontro tra Silvio Berlusconi e la dirigenza del partito: “la linea è quella di continuare a chiedere le dimissioni di Fini”. E’ da diverso tempo infatti che il PdL sostiene l’incompatibilità del ruolo di Presidente della Camera con quello di leader di un partito, in questo caso Futuro e Libertà.
A corredo di tutto ciò, una forte contestazione in aula, al punto da generare l’uscita dalla stessa di parte dell’opposizione, ha accompagnato il “chiarimento” di Frattini. Quest’ultimo stamattina non ha tra l’altro rivelato nulla sul contenuto delle carte ricevute da Santa Lucia, spiegandone i motivi: “Alcune settimane fa ho ottenuto risposta dalle autorità di Saint Lucia che me ne hanno certificato l’autenticità per la veridicità dei dati contenuti in questi documenti. Il documento è stato messo a disposizione della Procura di Roma, io non posso dire nulla sul suo contenuto”.
A.S.