Per i rewind di RaiDue, venerdì 28 gennaio va in onda, alle 21.05, il triplice appuntamento con Criminal Minds. Il telefilm verte sull’Unità di Analisi Comportamentale la cosidetta BAU, Behavioral Analysis Unit. Quella costituita dagli agenti speciali supervisori Aaron ‘Hotch’ Hotchner, Derek Morgan, Spenser Reid, Jennifer ‘JJ’ Jareau, Emily Prentiss, David Rossi e dal tecnico informatico Penelope Garcia è una squadra speciale di criminal profiler dell’FBI incaricati di elaborare un profilo comportamentale e psicologico degli assassini seriali, chiamati Soggetto Ignoto ovvero con l’acronimo S.I.. I criminal profiler: spaziano su piani ed interessi diversi dalla psicologia alla psichiatria e alla criminologia. La sede centrale della BAU si trova semisepolta nel terreno all’accademia dell’FBI di Quantico, in Virginia. Ecco le trame del tredicesimo, quattordicesimo e quindicesimo episodio della quarta stagione:
Di padre in figlio (titolo originale ‘Bloodline’)Una famiglia è stata trovata morta in una località dell’Alabama, ma non è stato rinvenuto il corpo della figlia, di dieci anni. La ragazzina potrebbe essere ancora viva ma il tempo stringe perché le sue ultime notizie risalgono ad otto ore prima. Le statistiche sono contro la piccola, se trascorrono 24 ore le speranze di ritrovarla illesa sono praticamente nulle. L’Fbi si occupa del rapimento di alcune ragazzine e grazie alla testimonianza della prima vittima, che è stata rilasciata, Hotchner ed Emily intuiscono che dietro ai crimini potrebbe esserci un’intera famiglia.
Il conforto della morte (titolo originale ‘Cold Comfort’) Hotchner ed il suo team si recano a Seattle per cercare di bloccare un serial killer che imbalsama le sue vittime. La madre (guest star dell’episodio è Cybil Shepherd) di una ragazza rapita collabora con loro, ma si rivolge anche, per avere un ulteriore parere, ad un sensitivo.
Quando non c’è un perché (titolo originale ‘Zoe’s Reprise’) Le autorità di Cleveland chiedono l’intervento dell’Fbi, per riuscire ad identificare un serial killer, che sembra ispirarsi ai ‘modus operandi’ di un famoso assassino del passato, un omicida seriale che era in azione negli anni Trenta…
Maria Luisa L. Fortuna