Superati nel 2010 tutti i target e le attese degli analisti. E’, questo, il dato scaturito dal bilancio che è stato illustrato questa mattina al consiglio di amministrazione della Fiat. Dalla casa torinese annunciati ricavi in rialzo del 12,3% (56,3 miliardi di euro), un utile della gestione ordinaria per 2,2 miliardi (da 1,1 miliardi nel 2009), rispetto ad attese di 1,94 miliardi, e un utile netto pari a 600 milioni contro perdite precedenti di 848 milioni. In calo a 2,4 miliardi l’indebitamento netto, precedentemente di 4,4 miliardi. Infine la liquidità è salita a 15,9 miliardi, da 12,4 miliardi a fine 2009.
607 milioni di euro (470 milioni nel 2009) è l’utile di Fiat Group Automobiles nel 2010, con ricavi pari a 27,9 miliardi di euro, +6% rispetto al 2009. Dalla stessa Fiat hanno dichiarato che l’effetto della contrazione dei volumi delle vetture (-8,2%) è stato compensato dall’incremento delle vendite di veicoli commerciali leggeri (+27%).
Il cda ha inoltre confermato gli obiettivi finanziari del Piano 2010-2014, che, come si ricorderà, fu presentato ad aprile 2010. I target fissati da, Fiat e Fiat Industrial per il 2011 sono: ricavi di circa 37 miliardi di euro per Fiat e di circa 22 miliardi di euro per Fiat Industrial; utile della gestione ordinaria di 0,9-1,2 miliardi di euro per Fiat e di 1,2-1,4 miliardi di euro per Fiat Industrial; indebitamento netto industriale di 1,5-1,8 miliardi di euro per Fiat e di 1,8-2,0 miliardi di euro per Fiat Industrial. “E’ prevista una crescita sostanziale dei programmi di investimento – affermano dall’azienda – in particolare per Fiat nei confronti dei livelli anomali e particolarmente bassi del 2010, con il ripristino di un livello di investimenti normalizzato per tutti i settori. Lavorando per il conseguimento degli obiettivi, Fiat e Fiat Industrial continueranno a implementare la strategia di alleanze mirate, al fine di ottimizzare gli impegni di capitale e ridurre i rischi”.
Il Lingotto ha poi reso noto di voler proporre all’Assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo complessivo di 155,1 milioni di euro, 151,6 mln di euro escludendo le azioni proprie ad oggi detenute. Dunque, 0,09 euro per azione ordinaria, per un importo totale di 98,3 milioni di euro (94,8 milioni di euro escludendo le azioni proprie ad oggi detenute); 0,31 euro per azione privilegiata, per un importo totale di 24,8 milioni di euro; 0,31 euro per azione di risparmio, per un importo totale di 32 milioni di euro.
Ottimi i risultati ottenuti nel 2010 dal celebre marchio Ferrari: ricavi per 1.919 milioni di euro, +7,9% rispetto al 2009, utile della gestione ordinaria di 303 milioni di euro (15,8% dei ricavi), a fronte dell’utile di 238 milioni di euro del 2009 (13,4% dei ricavi). “I ricavi – spiegano dal Lingotto – sono stati ottenuti principalmente grazie ai maggiori volumi di vendita, trainati dalle nuove vetture 458 Italia e 599 Gto, e al positivo contributo del programma ‘personalizzazioni’.
Il titolo del Lingotto, dopo la presentazione dei dati in questione, segnava un calo del 3,18% a 7,15 euro. Stesso discorso per Fiat Industrial (-1,31% a 10,07 euro). Exor -0,6% a 23,15 euro.
Mauro Sedda