Gianni Letta: il governo non è paralizzato

Gianni Letta è da sempre considerato il più affidabile consigliere del Cavaliere. La sua straordinaria capacità di tessere rapporti con i più prestigiosi interlocutori e la sua proverbiale “mitezza” hanno fatto del sottosegretario alla presidenza del Consiglio una presenza irrinunciabile al fianco di Silvio Berlusconi. L’uomo capace di spegnere polemiche e smussare discordie, il compagno infaticabile a cui votarsi nei momenti più faticosi.

Non stupisce dunque che, in periodo così difficile per il governo, il premier abbia affidato a lui il compito di “rilanciare” la sua squadra, nel tentativo di veicolare un messaggio confortante da recapitare al Paese scosso dal Rubygate e dalle continue tensioni. “Il governo non è fermo, non è paralizzato – ha scandito ieri Gianni Letta –  ma opera bene e continua a lavorare”.

Una verità che il sottosgretario ha voluto consegnare in occasione della presentazione di un concorso a palazzo Chigi teso al reclutamento di 113 dirigenti pubblici. L’occasione giusta per rimarcare la compattezza dell’esecutivo in generale e per sottolineare i successi centrati nello specifico dal responsabile della Funzione pubblica, Renato Brunetta, (anch’egli presente all’incontro).

“A dimostrazione dell’attività positiva dell’esecutivo – ha continuato Gianni Letta – c’è la riforma della pubblica amministrazione che va vanti e porta oggi i primi frutti importanti. Il governo opera bene, almeno nel settore affidato a Brunetta che opera benissimo con piena soddisfazione del presidente del Consiglio e – ha concluso il sottosegretario – di tutti i colleghi del governo”.

Eppure, stando ai beninformati, Gianni Letta avrebbe fatto non poca fatica a esporsi in un momento così delicato e a mostrarsi così fiducioso per l’andamento dei lavori all’interno del governo. I rumors imbarazzanti sul presidente del Consiglio, contro il quale si ipotizzano reati assai gravi, avrebbero impensierito oltremodo il fido consigliere, da sempre votato a un profilo assai sobrio e a una condotta ineccepibile.

Le ultime accuse mosse a Berlusconi (tutte da verificare certo) avrebbero insomma fortemente imbarazzato Gianni Letta, il quale avrebbe accettato malvolentieri di firmare quest’ultimo spot pro-governo, invitando piuttosto il premier a dedicarsi a frequentazioni meno chiacchierate e ad assumere abitudini più “composte”.

Maria Saporito