Ictus e traffico potrebbero essere connessi

Cosa può legare fra loro l’ictus e il traffico? Apparentemente sono due cose totalmente diverse. La prima è una ‘malattia’ che rientra nelle sindromi vascolari acute, il secondo è un problema dei tempi moderni causato dalla presenza di troppe macchine su di una stessa strada.

A legare le due cose arrivano perciò gli scienziati dell’Istituto di epidemiologia dei tumori di Copenhagen con uno studio pubblicato sulla rivista scientifica ‘European Heart Journal’. I ricercatori sono riusciti a dimostrare che chi vive vicino ad una strana molto trafficata ha un rischio maggiore riguardante il manifestarsi di un ictus. La percentuale cresce infatti fino al 14% per ogni decibel di rumore in più del normale. È stato inoltre calcolato che tale percentuale possa salire anche a seconda dell’età delle persone che vivono vicino al grande traffico. Oltre i sessantacinque anni tale percentuale arriva a toccare il 27%. I fastidiosi rumori delle auto sono quindi veramente molto dannosi per la nostra salute. Proprio per questo motivo il traffico non è letale solamente per via della produzione di inquinamento ma anche perché il rumore e lo stress ad esso connesso aumentano il rischio della comparsa di un ictus. 

Come hanno fatto i ricercatori a giungere a tali conclusioni? Da quanto apprendiamo, grazie alla pubblicazione dell’intero studio su di una rivista scientifica, possiamo dire che la ricerca sia durata per ben una decina di anni. In questo lungo lasso di tempo ogni studioso ha potuto monitorare 51.485 volontari in età compresa fra i 50 e i 64 anni. Su ogni individuo sono stati rilevati i disturbi dovuti all’esposizione al traffico. In base a questi rilevamenti si è quindi venuto ad evidenziare come 1.881 individui abbiano subito un ictus. Da tali risultati si sono poi potute trarre le dovute conclusioni e calcolare le debite percentuali.

Tutta colpa dei rumore fastidiosi? Sembra proprio di sì. Per limitare i danni bisogna quindi prestare molta attenzione alla valanga di decibel che tende a sommergerci se ci troviamo nei pressi di una strade trafficate delle grandi città dove si arriva ad avere tra i 50 e i 55 decibel e nelle vicinanze di un aeroporto dove il rumore arriva a 60-70 decibel. Va poi aggiunto che anche il momento del sonno non è tranquillo in presenza di tutto ciò. Se anche, nonostante i rumori, riusciamo ad addormentarci, durante questa fase essi generano un aumento degli ormoni dello stress e della pressione sanguigna, elementi che alla lunga incidono pesantemente sulla perdita della nostra salute.

Alessandra Solmi