Il Giorno della Memoria, la Rai programma il ricordo

 

Ricade oggi un Anniversario triste e doloroso, era il 27 gennaio del 1945 quando i cancelli di Auschwitz furono abbattuti e la Rai, programma oggi un palinsesto in nome del ricordo.

Il giorno della Memoria, per non dimenticare, perchè è impossibile dimenticare e soprattutto non è giusto, per tutte le vittime e per i famigliari, soprattutto che ancora oggi soffrono il massacro di innocenti.

Rai Uno -ore 02.25- Mille e una Notte, Documento “Volevo solo vivere”, la voce soffocata soprattutto di donne e bambini, che nulla chiedevano che il loro diritto alla vita, bambini innocenti, massacrati, torturati come bestie, bambini che non chiedevano altro che diventare uomini e donne e rivedere il sole ogni giorno, con i loro occhi ormai spenti dalla violenza e dallo sgomento di ritrovarsi soli, orfani senza conoscere il loro domani.

Rai Due alle 23.25 propone –La storia siamo noi- il percorso, tutta la storia, ma anche i perchè, tutti gli interrogativi che ancora oggi l’uomo denucia a cui a difficile dare una risposta.

Rai Tre alle ore 11.00 presenta speciale TG3 da Roma- Palazzo del Quirinale- La Celebrazione del Giorno della Memoria, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in collaborazione con Rai Quirinale. Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, auspichera’ parole di conforto alle famiglie delle vittime e abolira’ una sorte di massacro, cercando di infondere fiducia al Paese e la forza di perseguire in ideali che esaltano e sostengono la vita.

Verranno inoltre trasmessi film come ” La Grande Storia Kapo’-la deportazione degli ebrei nei lager e la figura dei Kapo’, e su Rai 5 “La strada di Levi” film documentario.

In questo 66° anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz è doveroso da parte di ognuno di noi ricordare, e per altri ancora forse conoscere o riconoscere il vile massacro di innocenti, per non deverci ancora oggi identificare in nome di una razza, all’epoca razza Airana, che non esiste. Non esiste infatti la perfezione dell’uomo che non sia egli stesso a creare, non esaltando una razza o sè stesso, ma esaltando valori quali la pace, l’accettazione, e lo spirito solidale. Questo dobbiamo ricordare in un abbraccio fraterno.

Fonte www.rai.it