Lo scorso 25 gennaio abbiamo pubblicato un articolo in merito alla comparsa di un crop circle, un cerchio nel grano, in un campo di riso nella frazione di Slelam, in Indonesia. L’apparizione del cerchio aveva suscitato l’interesse dei residenti e la curiosità di migliaia di visitatori, anche perchè si trattava della prima volta di una formazione geometrica in un grano. Diversi testimoni erano pronti a gridare “all’UFO” circa la sua origine. Anche l’Aeronautica Militare Indonesiana voleva capirci qualcosa indagando sull’origine del cerchio, coadiuvati ovviamente gli investigatori di polizia ed i funzionari del Governo indonesiano.
Dopo 48 ore di indagini pare siano giunti alla verità. Secondo il quotidiano online Jakarta Globe, gli investigatori hanno dichiarato di aver trovato prove sull’origine umana del crop circle, il cui responsabile (o responsabili) dell’opera saranno accusati di atti di vandalismo.
Il capo del Center for Applied Sciences at the National Space and Aviation Agency (Lapan), Sri Kaloka Prabotasari, ha confermato che sono state trovate inmportanti prove: “Abbiamo trovato un buco di 25 centimetri di profondità e un foro di quattro centimentri al centro del cerchio che noi crediamo sia stato fatto con un tubo o un palo“. Ha inoltre aggiunnto che sono stati ritrovati anche steli di risaia rotti e sdradicati “perchè qualcuno li ha calpestati“, concludendo che la figura sarebbe stata creata nel più classico dei modi, utilizzando una corda.
Anche la geometria poco precisa del cerchio ha indotto gli investigatori a concludere sulla natura umana dello stesso. Riferisce infatti l’Agenzia: “Il raggio del cerchio non era coerente. Un raggio misurava 2.1 metri, mentre l’altro lato era di 2.5 metri. Ciò induce all’errore umano“. A sostegno di quest’ultima tesi, ormai certa, vi sono diverse foto aeree scattate dagli esperti geodesici della University of Gadjah Mada (UGM), che hanno evidenziato le clamorose incongruenze nel cerchio.
Resta la caccia ai colpevoli. La pista seguita porta gli studenti di matematica e scienze che scrivono sul sito di StudentMagz. I colpevoli, una volta individuati, rischierebbero una severa pena con una condanna massima di due anni e otto mesi di carcere.
E’ anche intervenuto il preside della UGM’s Faculty of Mathematics and Natural Sciences, dichiarando che la polizia non dovrebbe prendere troppo sul serio l’episodio del crop circle, e dichiarando che “indipendentemente dal danno subito al campo di riso, dobbiamo apprezzare che il crop circle è una bella opera d’arte. Se gli agricoltori e i proprietari dei terreni protesteranno per i raccolti perduti e se verrà dimostrato che i nostri studenti siano stati i colpevoli, saremo pronti a risarcire il danno arrecato“.
Per ora gli studenti sono chiusi in un rigoroso silenzio. Staremo a vedere.
PASQUALE GALLANO