Kalispèra: Signorini assolve gli ultimi redenti, De Filippi e Corona


Si conclude la prima e fortunata stagione di Kalispèra, late show targato Canale 5 e presentato da Alfonso Signorini.

Le interviste a Maria De Filippi e Fabrizio Corona testimoniano lo scopo di Signorini redentore, ovvero liberare dal peccato protagonisti impensabili del piccolo schermo: pensiamo alla moglie di Maurizio Costanzo, che con quella di ieri sera colleziona, forse, la sua quarta o quinta intervista in quasi vent’anni di carriera, allo stesso Corona, meglio conosciuto per il suo continuo girovagare per carceri e tribunali, o a Ruby Rubacuori, dipinta come la povera martire di abusi sessuali.

Solo la scorsa settimana, infatti, un accorato Signorini elevava l’ex minorenne d’assalto come una giovane donna vittima del sistema arabo, violenze sessuali ad opera dei maschi di casa, fuga dal focolare domestico ostile, furti a manetta, l’incontro con San Silvio, la promessa di matrimonio in diretta con uno qualsiasi.

Maria De Filippi si è sciolta in lacrime parlando di suo padre, ha mostrato imbarazzo per l’attuale tv (nonostante una gran percentuale di trash attualmente presente sugli schermi derivi, a ragion di logica, proprio dai suoi programmi), e si è resa addirittura autrice di un’inaspettata contro intervista allo stesso presentatore, che raccontava, mestamente, la sua condizione di gay cattolico.

Corona, d’altra parte, anziché urlare il disgusto verso il sistema giudiziario italiano, come è solito proclamare in altre trasmissioni tv, è accompagnato da mammà, denuncia di non vedere praticamente mai il figlio avuto con Nina Moric e ricorda quasi con fierezza il periodo trascorso in gattabuia.

“Nonostante sia stato molto duro, è stato uno dei più belli della mia vita, molto intenso. Ero solo con me stesso, a contatto con un mondo pieno di sofferenze e ingiustizia. Mi ha colpito l’umanità delle persone e mi piacerebbe realizzare un programma ambientato in carcere, dove ci sono innocenti e colpevoli”, ha dichiarato l’agente dei fotografi d’assalto.

E, infine, “Quando mia mamma è venuta a Potenza a trovarmi mi hanno convinto gli avvocati a vederla, io non volevo che venisse. Quando l’ho incontrata in sala colloqui fui molto felice e lei mi disse: Lo so che sei innocente. Mi sono sentito depurato di tutti i peccati”. Redento, appunto.

Che dire, alla prossima serie (di peccatori in cerca di purificazione)!

foto: Cosima Scavolini / Lapresse

Carmine Della Pia