MotoGP, Rossi testa la sua spalla in pista ma ammette: “Che male”

Non è andata bene. Inutile e dannoso nascondere la verità. Dopo gli eventi del “Wrooom” a Madonna di Campiglio Valentino si era sottoposto ad una visita di controllo ed il dottor. Porcellini si era lasciato scappare affermazioni positive e sin troppo ottimistiche. Ecco perchè Ducati e Rossi hanno deciso di scendere brevemente in pista sul circuito di Misano, utilizzando una Ducati 1198 Superbike (bellissima con il rosso originale) sperando di trovare delle conferme e quindi preparando la trasferta per i test in Malesia con il morale sollevato. Ed invece è andata l’esatto opposto. Venticinque giri appena per capire che l’infortunio è ancora presente e che Rossi, nonostante sia un pilota in attività e sino ad ora abbia seguito una ferrea riabilitazione, tornerà ad essere al 100% solo tra quattro-cinque mesi.

A confermalo è lo stesso pilota che non può fare altro che disegnare la triste realtà delle cose, evitando ovviamente toni troppo cupi e ringraziando chi di dovere: “Per cominciare grazie a Filippo Preziosi e alla Ducati che hanno organizzato in pochissimo tempo questo test e al circuito di Misano che ci ha messo a disposizione la pista. La risposta è stata quella che più o meno mi aspettavo: la spalla fa soffrire. Soprattutto in frenata, quando sento male nella parte anteriore dove hanno suturato il tendine. L’articolazione è abbastanza stabile e anche come resistenza stiamo andando benino ma, per il resto, ho molto dolore e poca forza.” Una condizione fisica tutt’altro che buona e soddisfacente, che non permetterà in alcun modo un proficuo ed utile lavoro durante le prove collettive previste per la settimana prossima.

Nonostante tutto si vuole continuare a lottare, cercando di resistere e credendoci sino alla fine: “Speriamo che migliori ancora un po’ in questi ultimi giorni prima dei test in Malesia, dove, anche lavorando sulla posizione di guida, cercheremo di fare il possibile per raccogliere informazioni importanti con la Desmosedici, pur non essendo al massimo della forma.”La ricerca della perfetta messa a punto quindi dovrà essere rinviata alle prime gare del 2011, allontanando di un colpo quel titolo mondiale che tifosi ed appassionati speravano. Una sfida davvero ardua aspetta il nove volte campione del mondo, saprà trionfare anche questa volta?

Riccardo Cangini