Gennaio 2011. Da uno studio basato sui dati derivanti dal “National Health and Nutrition Examination Survey” e pubblicato sulla rivista “Enviromental Health Perspectives” è emerso che nel campione di donne in stato di attesa monitorato, sono state trovate numerose sostanze ritenute nocive per la salute sia delle gestanti che dei feti.
Anche se il numero di individui del campione non è amplio, sono infatti 268 le donne prese in esame nell’arco di un anno tra il 2003 e il 2004, è emerso che ben 163 sostanze pericolose per la salute siano state trovate nelle stesse mamme in stato di gravidanza.
Fra queste sostanze la survey evidenzia composti derivanti da oggetti che si usano nella vita di tutti i giorni, come ad esempio i composti perfluorinati o PFC, derivanti dall’uso delle padelle in Teflon anti aderenti.
Le sostanze sono come si è visto numerose e di pericolosità più o meno importante ma la problematica maggiormente evidenziata è che tali sostanze sarebbero state trovate nel campione di mamme incinta, allo stesso modo che in altri campioni, formati da donne non in gravidanza, a testimoniare che le attenzioni che si hanno in stato di attesa, non diminuiscono l’assunzione di certi composti chimici. Queste sostanze infatti vengono assimilate nella vita di tutti i giorni e la loro pericolosità singola innalza la probabilità di problemi di salute e danni al feto se, come accade, sono assimilate comtemporaneamente dal fisico delle gestanti.
Lo studio non indaga sul grado di pericolosità di ogni singola sostanza, quello che vuole evidenziare come già detto è che le mamme vengono a contatto con molti agenti che possono contaminarle e creare loro seri problemi. Ad esempio sono state trovate nel sangue delle donne campione tracce di DDT c bandito nel 1978 in Italia e già dal 1972 in America. Ci si interroga allora su come sia stato possibile trovare questo tipo di sostanze in donne che hanno vissuto la loro gravidanza nel 2003.
Cibo, aria, oggetti di uso quotidiano e onde elettromagnetiche, sono ormai nemici assodati di ogni mamma in attesa e per questo bisognerebbe provvedere a ricercare per saperne di più su questo argomento. La speranza è che in un futuro si possa aumentare la qualità della salute di tutte le donne che stanno aspettando un bimbo.
I.T.