Berlusconi boccia il Terzo Polo: sono relitti del passato

Il futuro del Paese è nelle mani del Cavaliere. Ne è convinto il presidente del Consiglio, che ieri – in collegamento telefonico con l’Adc di Francesco Pionati – ha rimarcato la volontà di proseguire spedito lungo la via delle riforme e di sgomberare il campo dai falsi “salvatori della patria” che promettono crescita e cambiamento.

Quello consegnato ieri da Silvio Berlusconi ai nuovi “responsabili” riuniti a Cassino è stato sostanzialmente un attacco al Terzo Polo, un affondo impietoso teso a screditare i “novelli” avversari. “Noi, rispetto all’assemblaggio del Terzo Polo costituito da spezzoni del passato – ha detto il Cavaliere – abbiamo un’alleanza con la Lega e il cosiddetto gruppo di responsabilità che è l’unica possibilità di governo solido che garantisce stabilità e capacità di uscire dalla crisi globale”.

“Se si ha la possibilità di uscire dalla crisi meglio di altri Paesi e riprendere il cammino dello sviluppo e le riforme – ha continuato il premier – questa possibilità si fonda sull’alleanza politica e programmatica tra Pdl, Lega e il nuovo gruppo di cui anche l‘Adc è uno dei fondatori”.

Di contro – ha notato il presidente del Consiglio – si affacciano sulla scena soggetti che tentano di ribaltare il voto elettorale e di proporsi come alternativa valida a un governo che, invece, continua a lavorare con entusiasmo. “Un muro che ci ha messo ostacoli sulla strada del governo e del cambiamento – ha ripreso Berlusconi – è rappresentato da tutti quei politici di professione e di lungo corso che sono relitti del passato. Casini, Rutelli e Fini hanno una mentalità neppure in grado di capire che governare è fare, cambiare le cose, modernizzare l’Italia”.

Di più, per il presidente del Consiglio la rottura con Gianfranco Fini è stata una vera benedizione: “L’uscita di Fini dalla scena del Pdl – ha scandito – va vista come una risorsa, considerato il suo ruolo di sabotatore: ora il governo può andare avanti su fisco, federalismo e riforma della Giustizia, cui Fini ha sempre detto di no”.

Sgravato dal pesante fardello, dunque, per il Cavaliere si prospetta solo un futuro di successi: “Nonostante quello che sta accadendo – ha detto – sono sereno e determinato. Noi continuiamo a governare con una squadra di governo appassionata. Siamo più liberi, forti e determinati che mai”.

Maria Saporito