Siamo alla vigilia dei primi test stagionali della F1. La settimana che viene sarà uno dei momenti cruciali di questo 2011 visto che, dopo Ferrari, quasi tutte le scuderie iscritte al campionato presenteranno le loro monoposto, inclusi i top team Red Bull, Mclaren e Mercedes. Il primo vero confronto quindi è alle porte, ed ovviamente la scuderia di Maranello non si vuole far trovare impreparata. La monoposto presentata venerdì era solo un leggero antipasto di quella che poi scenderà in pista per la prima gara stagionale. Addirittura già nei due piccoli test svolti a Fiorano, prima da Alonso e poi da Massa, si intravedevano gustose novità mai mostrate al pubblico e sapientemente nascoste.
Innanzitutto il diffusore posteriore. Nonostante il regolamento FIA vieti l’utilizzo di due o più profili, costringendo quindi i team ad utilizzare una versione molto più semplificata rispetto a quelli visti l’anno scorso, i tecnici di Maranello non hanno voluto mostrare la loro personale interpretazione, proprio come se dietro a tutto ciò vi sia la reale sorpresa ed innovazione in grado di mettere in difficoltà gli avversari. D’altronde la storia ci insegna che gli ingegneri sono veri maestri nell’aggirare le regole alla spasmodica ricerca di velocità. Un altro elemento interessante che ha fatto il suo debutto è la tanto discussa ala mobile posteriore. Nel secondo giorno di prove con alla guida il pilota brasilaino, si è voluto attivare per la prima volta questo curioso sistema. Non ci è dato sapere se effettivamente vi è un incremento di velocità tale da consentire i sorpassi come auspicato dalla Federazione, ma anche visivamente si può capire se l’ala è funzionante oppure no visto che l’alettone posteriore appare con un profilo molto più alto e curvo, differente rispetto a quelli che oramai siamo abituati vedere.
Bisogna ancora scoprire un intero mondo sia della nuova creatura Ferrari sia anche delle inedite monoposto che già da domani verranno svelate. Il primo test quindi sarà una ghiotta occasione per tracciare un disegno più preciso, scorgendo il vero aspetto che questa stagione agonistica assumerà, valori e gerarchie comprese. L’attesa e la sfida sono palpabili nell’aria e pian piano tutti i tasselli stanno andando al loro posto. La quiete oramai è conclusa, prepariamoci ad accogliere la tempesta.
Riccardo Cangini