La serata di Ruby Rubacuori in discoteca non dev’essere stata tra le migliori. Attesa per mezzanotte e arrivata dopo le due per rimanere meno di un’ora, secondo quanto riportato dall’Ansa, Karima el Mahroug, è stata vittima di alcune contestazioni, ma più che altro, a quanto pare, di molta indifferenza.
Ospite del Paradiso di Rimini, locale che si rivolge solitamente ad un target di alto livello, la presenza di Ruby non ha destato particolare scalpore, né ha fatto notizia quanto probabilmente qualcuno si sarebbe aspettato. Di lei infatti si è parlato più nei giorni precedenti alla sua ospitata che durante il suo breve periodo di presenza in discoteca.
Un gruppetto di Giovani Democratici, una ventina circa, l’ha aspettata tre ore (dalle 23, più o meno), brandendo striscioni che riferivano della loro indignazione. All’interno del locale qualcuno si è lasciato andare anche qualche insulto in riferimento agli scandali sessuali in cui per un motivo o per l’altro è comunque rimasta coinvolta. La gran parte del pubblico non ha però né gradito né mal sopportato la sua presenza, l’ha semplicemente ignorata.
Tacchi alti e tubino nero, pare che Ruby sia rimasta per oltre un’ora in auto prima di fare la sua apparizione in discoteca. Avrebbe anche chiesto di allontanare cronisti e fotografi, accorsi in buon numero. Qualcuno ha anche “sfondato” il muro di giornalisti, infilandosi, per poterla vedere, o forse per capire chi fosse se non ancora informato.
Ruby non ha rilasciato nessuna intervista ed anche questo è stato motivo di polemiche. Gli accordi con i responsabili dell’evento pare infatti fossero altri:
Secondo Devis Paganelli di Slide Italia, il media partner della serata, Ruby aveva dato disponibilità ad alcuni brevi interviste, a patto che non si fosse parlato delle vicende che la legano al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Inoltre la ragazza pare abbia voluto essere pagata in anticipo e contanti alla mano: “Non meno di mille e non piu’ di cinquemila euro” ha detto ancora Paganelli, “Con tanto di ricevuta, tutto regolare”.
A.S.
