INTER-PALERMO DICHIARAZIONI.
Con Pazzini è tornata la Pazza Inter. I nerazzurri hanno la meglio sul Palermo (3-2) dopo una gara dalle mille emozioni. Subito protagonista con una doppietta proprio l’ultimo arrivato Giampaolo Pazzini, che poi si procura anche il penalty decisivo trasformato da Eto’o.
Dopo la splendida rimonta sul Palermo, il tecnico nerazzurro Leonardo fa fatica a trattenere la gioia per l’impresa: “Il coraggio e la personalità mostrati per ribaltare il risultato nel secondo tempo sono un segnale straordinario, ma anche se ci fosse stato un altro risultato non saremmo stati fuori dalla corsa scudetto. Siamo partiti con una certa difficoltà, colpiti da una grande squadra come il Palermo. Abbiamo finito il primo tempo sotto di due gol, ma creando 9-10 occasioni da gol, anche se non tutte molto chiare”. Tutti bravi per Leo, in particolare: “Julio Cesar che ha giocato per Castellazzi che ha avuto un problema all’ultimo; il Pazzo che esce dalla panchina, segna due gol e ottiene un rigore; Milito ha fatto una partita straordinaria, come Ranocchia e Lucio. La squadra tira fuori tutto anche nei momenti più complicati. Ho visto tante situazioni positive”.
Giampaolo Pazzini, l’eroe di giornata, racconta così il suo debutto strepitoso con la maglia dell’Inter: “Era impossibile pensare a una giornata così, sembra un sogno, è stato un pomeriggio straordinario, pieno di emozioni, grande gioia, grande soddisfazione, una giornata difficile da dimenticare. Oggi abbiamo fatto bene, mi sono trovato benissimo, tutti i compagni mi hanno messo nelle condizioni giuste, quindi è giusto ringraziare anche loro”. E prosegue: “Abbiamo dimostrato che questa squadra non è appagata, ha ancora voglia di vincere. Nello spogliatoio, alla fine del primo tempo, c’era la voglia di rimontare, di fare bene, quindi sono entrato con la voglia di aiutare la squadra a vincere questa partita. Anche sul 2-2 la squadra non si è accontentata. Com’è stato questo arrivo nell’Inter? Ho visto giocatori che quando sono compagni di squadra fanno ancora più impressione. Per un attaccante come me è il massimo. L’Inter è forte, mi sono divertito. Paura della concorrenza? Se entro sempre l’ultima mezz’ora e faccio due gol resto volentieri in panchina. Non mi stanco tanto, non prendo troppo freddo…”.
L’allenatore del Palermo, Delio Rossi, spiega così l’incredibile sconfitta patita a San Siro: “La partita l’abbiamo persa noi, non vinta l’Inter. Siamo stati bravi, belli ma inesperti. Solo così si può spiegare questo risultato. Contro l’Inter che è una grandissima squadra, abbiamo giocato alla pari ma la differenza l’ha fatta l’inesperienza. Per caratteristiche non siamo una squadra che può pensare a difendersi o a gestire la gara. Siamo arrivati qui a San Siro con tanti giovani, giocando bene a calcio contro l’Inter piena di campioni. Non potremo mai difenderci tutti dietro la palla. Oggi Pastore ha giocato più libero, Ilicic con più cura in fase di non possesso, ma siamo stati inesperti nei loro gol. Dobbiamo essere più bravi. Rispetto all’anno scorso abbiamo cambiato molto, perdendo giocatori esperti come Kjaer, Simplicio, Bresciano e Cavani. Abbiamo preso nuovi, di prospettiva ma molto giovani. E’ normale fare certi errori. L’esperienza l’acquisisci solo giocando. Abbiamo gli stessi punti dello scorso anno, lo giudico un fattore positivo”.
Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda Nocerino: “Dovevamo essere più cinici e attenti, sapevamo che loro sarebbero entrati in campo più determinati, dovevamo attaccare. Siamo stati disattenti. Il rigore sbagliato da Pastore? A Javier non possiamo dire niente, solo chi tira sa cosa si prova nel momento in cui si sbaglia un calcio di rigore”.