Torna il consueto appuntamento di La7 con l’attualità e la politica nel lunedì di La7. In diretta, a partire dalle 21.10, il giornalista Gad Lerner presenta”L’Infedele”.
Ancora una volta l’Infedele si occuperà del caso Ruby, ovvero della vicenda che coinvolge il premier Berlusconi e che è ormai diventato un vero tormentone politico, e non. Ad aprire la puntata ci sarà l’attrice Lunetta Savino (conosciuta a più per essere la Cettina di Un medico in Famiglia) che parlerà della manifestazione del 13 febbraio prossimo “Ora basta”, a tutela della dignità delle donne, di cui è promotrice. Gianluigi Nizzi, di Libero, tornerà aggiornerà sugli ultimi sviluppi dell’inchiesta.
Tralasciando per un attimo l’attualità del nostro paese, l’Infedele allargherà i suoi orizzonti per capire ciò che sta accadendo anche nel resto d’Europa e nel vicino continente africano. Guy Verhofstadt, per nove anni primo ministro del Belgio e ora capogruppo dei liberaldemocratici al Parlamento europeo, parlerà della situazione di instabilità che sta vivendo il suo paese, senza governo dal 13 giugno 2010 e sull’orlo di una secessione tra Fiandre e Vallonia. Il dibattito in studio servirà a confrontare la situazione del Belgio, nazione indipendente dal 1830 e protagonista di una riforma federale nel 1993, con quella della nostra penisola. Allo stesso parteciperanno Lucio Caracciolo, direttore di “Limes”, Massimo Garavaglia, senatore della Lega Nord, Ernesto Rossi, presidente della regione Toscana, Maria Cecilia Guerra, economista, e Alessandro Mari, scrittore esordiente e autore di “Troppo umana speranza”, nel quale si narra la nascita della nazione italiana.
Gli ospiti in studio si confronteranno con il pubblico in sala – formato da egiziani, tunisini, libici e algerini- per discutere di ciò che sta accadendo nel vicino continente africano, dove il popolo si sta ribellando alle dittature- più o meno mascherate- che hanno retto per decenni l’Egitto e la Tunisia, senza dimenticare le proteste in Algeria. Si cercherà di capire se la caduta di Ben Ali (fuggito dopo 23 anni) e di Mubarak (in carica da 30 anni) costituirà un’opportunità di rinascita per i popoli vicini. Presente in studio anche la portavoce dell’associazione dei tunisini in Italia, Ouejdane Mejr, e la giovane scrittrice egiziana Randa Ghazi.
Annastella Palasciano