Uscito nelle sale il 21 Gennaio, il film diretto da Giulio Manfredonia risulta essere di grande attualità pur non schierandosi politicamente.
In una piccola cittadina della Calabria un aspirante sindaco si prepara a sostenere la sua campagna elettorale con l’obiettivo di riportare la legalità nel paese, da molto ormai succube della criminalità locale.
È sotto la minaccia della legalità che Cetto La Qualunque, latitante da molti anni, è richiamato in patria per contrastare l’aspirante sindaco. Insieme a lui ci sono la nuova compagna brasiliana e una bimba piccola, sua figlia. Sullo sfondo dei problemi familiari come i frequenti litigi fra le due compagne o il suo rapporto con il figlio ormai adolescente, Cetto e la sua banda mettono a punto un’adeguata strategia elettorale. Per essere sicuri della vittoria assumono uno strano ometto proveniente da Milano, che ha la fama di aver curato l’immagine di molti uomini illustri.
Il film scritto da Piero Guerrera e Antonio Albanese riprende un popolare personaggio televisivo interpretato dallo stesso Albanese. Mascherato sotto la forma della commedia, il lungometraggio denuncia senza troppe esitazioni una situazione di illegalità in cui versano molti paesi della nostra bella Italia. Cetto è una persona ignorante e spregiudicata, che sbeffeggia la legge e tratta in malo modo chiunque voglia rispettarla, perfino suo figlio al quale intima di non usare più il casco in motorino per non essere deriso in paese. Solo due cose sono importanti per l’aspirante sindaco: il denaro e le belle ragazze (“u pilu”).
Ottima la riuscita dell’opera che ci mostra sul grande schermo uno dei più grandi mali della nostra società senza dilungarsi inutilmente: un film snello e piacevole accompagna lo spettatore per 96 minuti.
Qualunquemente è stato preceduto da un’attenta e cospicua azione di marketing. Qualche mese prima dell’uscita del film, infatti, sono stati affissi a Roma alcuni “manifesti elettorali“ raffiguranti Cetto La Qualunque e i suoi slogan che hanno suscitato la curiosità delle persone e dei media, inoltre è stato anche creato un sito dell’immaginario Partitu du Pilu (http://www.partitodupilu.it/) nel quale sono presenti il simbolo del partito, la mission e gli slogan del candidato.
Veronica Tarantini