LUCIANA LITTIZZETTO – Quanto è difficile fare i comici oggi… “Il comico deve ribaltare la realtà: ma se la realtà è già ribaltata, devi fare un doppio salto mortale che è difficile. Anche perché rischi di diventare offensivo, becero. Un lavorone” (fonte: Repubblica.it): sono le parole di Luciana Littizzetto durante la conferenza stampa romana di “Femmine contro maschi”, il film di Fausto Brizzi nelle sale cinematografiche italiane a partire da venerdì 4 febbraio.
La pellicola è il seguito di “Maschi contro femmine” e racconta in modo ironico la perenne “lotta fra sessi”, che si consuma sin dalla notte dei tempi. La Littizzetto, comica di “Che tempo che fa” e “tormento” di Fabio Fazio con le sue battute sul filo del rasoio, ha reso la conferenza stampa del film simpatica e irriverente come lei sola sa fare: “Ormai i politici rispondono ai comici. Noi non siamo politici, né capipopolo, né gente che insegna la vita, ma saltimbanchi. Noi dobbiamo far ridere” (fonte: Repubblica.it).
Ma Luciana Littizzetto sta vivendo un periodo lavorativo molto intenso, non solo al cinema: la comica è, infatti, la protagonista della nuova fiction della domenica sera di Rai Uno, “FuoriClasse”, in cui interpreta il ruolo della professoressa di lettere Isa Passamaglia. Ruolo non molto lontano dalla realtà, dal momento che la Littizzetto ha esercitato davvero la professione di insegnante: “Insegnavo sia musica alle medie, sia lettere alle superiori. Scuole di periferia, complicate. Per me, giovanissima, che avevo studiato dalle suore, all’inizio fu uno shock. Chiedevo a un ragazzino se avesse portato il flauto e quello mi rispondeva con un’allusione sconcia”, ha confessato in un’intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni‘.
La Littizzetto è, però, stata criticata da alcuni a causa della sua volgarità. È davvero così? “Un po’ hanno ragione. Però la mia volgarità non è mai gratuita, ma sempre costruita e funzionale al “pezzo”. Non è che in giro si senta la gente dire “perdinci” o “accipicchia”. Inoltre, e non è per cercare giustificazioni, molte delle cose che vedo in tv sono ben più volgari delle mie. E poi mettetevi nei panni di noi comici: di politica non puoi parlare altrimenti ti querelano, di religione neppure altrimenti scoppia un guaio, di temi sociali d’attualità idem. Alla fine ti restano solo il Walter e la Iolanda (termini con cui la comica definisce gli organi sessuali, ndr)” (fonte: Sorrisi.com).
E, in fondo, come darle torto?
(Fonte foto: © Rai)
Antonella Gullotti