Febbraio 2011. Ormai tutto quello che facciamo ci porta a parlare di energia e tecnologia. Anche la nostra dieta giornaliera, il mangiare di tutti i giorni non è più svincolato dal consumo energetico. C’era una volta quando si mangiava frutta di stagione e prodotti delle terre limitrofe, lasciando ai pochi che se lo potevano permettere il piacere di gustare alimenti di terre lontane o fuori stagione.
Oggi non è più così, il mercato globale fa si che sulle nostre tavole sia possibile assaggiare e mangiare quasi tutti i cibi del mondo. Le abitudini di ogni paese cambiano e si uniformano seguendo nuove mode che la tecnologia odierna, sia che sia Internet che i nuovi mezzi di trasporto per le merci, riesce a farci conoscere.
Ma per la nostra salute questo cambiamento è positivo o no e inoltre quanto costa all’ambiente lo spostamento di queste mercanzie e lo sfruttamento delle terre in modo intensivo?
Uno studio che si è svolto in Gran Bretagna in particolare in Scozia all‘Università di Aberdeen ha sottolineato questi aspetti di connessione fra alimentazione e natura. I ricercatori del “Rowett Institute of Nutrition and Health” in collaborazione con il WWF hanno studiato quese dinamiche e hanno elaborato una dieta per star bene e far bene all’ambiente.
La dieta si chiama “Livewell” ossia “vivere bene” e dà principi su come costruire il proprio benessere fisico seguendo alcune elementari e storiche linee guida, ormai perse nell’evoluzione degli ultimi anni. Mangiare cereali, frutta e verdura specialmente locali e di stagione, non abusare di carne rossa e prediligere quella bianca, questi i temi trattati dalla “nuova” dieta, descritta anche dal quotidiano “Indipendent”.
Lo studio porta all’evidenza il fatto che la produzione di cibo e il suo trasporto sia quantificabile energeticamente con il 30% circa del fabbisogno totale di energia del Regno Unito. Questo vuol dire che una razionalizzazione e un maggior consumo di merci prodotte in modo adeguato nelle località in cui si vive, dovrebbe portare notevoli benefici nei consumi energetici e di contro un grosso aiuto alla salvaguardia dell’ecosistema globale. Lo studio dicono i ricercatori è applicabile a tutte le nazioni del mondo.
Mangiar bene e far del bene a noi e alla natura, un obiettivo sostenibile!
I.T.