Loiero lascia il Pd: “Il partito ha dimenticato il Sud”

Maretta nel Pd, e niente di nuovo: solo tre anni fa, fra i 45 “soci fondatori”, uno di questi, governatore della regione Calabria, rispondeva al nome di Agazio Loiero. Non l’ultimo arrivato, l’ex Udeur, che adesso sbatte la porta e lascia il partito. Dichiarandolo in una conferenza stampa tenutasi in mattinata a Catanzaro.

Contrasti col la linea tenuta da Roma, ritenuta troppo “settentrionalista”.”È il Mezzogiorno cancellato il motivo di fondo per cui vado via dal Pd – ha spiegato Loiero – So che non è di moda parlarne dopo 20 anni di potere smisurato della Lega e dopo il colpo finale assestato da Berlusconi e dai suoi ministri lombardi”.

“Ho l’impressione netta che la tendenza prevalente nel Pd sia quella di occhieggiare a Bossi. Appena c’è un problema all’interno della coalizione di governo nazionale, ecco che ci sono subito delle aperture alla Lega“, ha continua l’ormai ex democratico, secondo il quale “il Pd, nato con una grande ambizione culturale, quella di mettere insieme più culture, purtroppo alla luce dei fatti è fallito“.

Alla base degli attriti con la direzione, comunque, la scelta di rimettere in discussione il meccanismo delle primarie. “Si possono eliminare perché, se si fanno, vince Vendola contro il segretario?”. Lui, intanto, assicura chi lo temeva già nel centrodestra: “Non andrò mai con Berlusconi” né col “terzo polo”. Anzi, come già comunicato ufficialmente in Consiglio regionale, nella lista Autonomia e Diritti. Lontano da un Pd che, soprattutto al Sud, continua a perdere pezzi.

v.m.