Si accende lo scontro politico dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto sul federalismo municipale, precedentemente bloccato dalla Bicameralina.
Secondo il leader del Pd, Pierluigi Bersani, quello del Cdm è “un inaudito schiaffo al Parlamento, una lesione senza precedenti delle prerogative delle commissioni parlamentari fissate per legge. Un vero atto di arroganza. Il governo Berlusconi-Bossi, dopo tanta propaganda – attacca Bersani – finisce per approvare con un colpo di mano il federalismo delle tasse”.
Duro è anche il commento che giunge dall’Udc. “Un atto volgare e violento, adottato nella più assoluta illegalità costituzionale, che apre un ulteriore conflitto istituzionale, questa volta tra Governo e Parlamento”, dichiarano in una nota congiunta il presidente dei senatori Udc, Gianpiero D’Alia, e il vice presidente dei deputati Udc, Gian Luca Galletti. “Il Governo – sottolineano gli esponenti centristi – ha ricevuto una delega dal Parlamento, che avrebbe dovuto esercitare nel rispetto delle indicazioni del legislatore e della Commissione bicamerale appositamente istituita. L’Esecutivo – proseguono i due esponenti Udc – l’ha violata in maniera autoritaria e antidemocratica per un mero calcolo politico e per garantirsi una triste sopravvivenza. A questo punto, la Commissione bicamerale è inutile e ancor di più il suo presidente, che non ne difende le prerogative istituzionali. Se avesse un minimo di dignità e rispetto per le istituzioni, La Loggia dovrebbe dimettersi”.
Raffaele Emiliano