Su richiesta, pubblichiamo una lettera, indirizzata alle autorità competenti in materia, della Presidente del CAARM, Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Marche, in riferimento alla situazione degli animali di Casali di Ussita (MC). La vicenda ha interessato fortemente le autorità politiche locali, ma ha altresì generato ben due interventi della nota trasmissione Mediaset “Striscia la Notizia” , recatasi sul posto con Edoardo Stoppa.
“Quella del 17 /11/2010 era la quinta ordinanza (la prima risaliva al luglio 2009), emanata dal Sindaco di Ussita nei confronti di un pastore di Casali di Ussita e da lui nuovamente disattesa, con la quale gli intimavano cose essenziali quali nutrire gli animali in modo sufficiente ed adeguato, custodire i suoi cani in modo corretto con catene sufficientemente lunghe e in spazi regolari, dotandoli di cucce e ripari, rispettare nel suo allevamento le norme igienico-sanitarie disposte per legge e consegnare alcuni cani ritenuti in sopranumero per la guardia del gregge.
Dopo ben 5 ordinanze e due interventi di “Striscia la Notizia” nell’arco di un anno è entrata in azione una vera propria task force per ottenere l’esecuzione coattiva di questo ennesimo provvedimento del Sindaco, visto che i precedenti di analogo contenuto erano stati tutti disattesi: il prelievo di sei cani e sette cuccioli! E gli oltre 15 che gli sono stati lasciati? E le 300 tra pecore e agnelli? Il Sindaco afferma che ora a Casali la situazione non è più la stessa: qualcuno ha forse visto il pastore recarsi due volte al giorno ad alimentare gli ovini con cibo appropriato? Qualcuno l’ha visto accudire i cani che sono stati lasciati alla sua custodia? Chi è il veterinario privato che si occupa delle profilassi degli animali? Si è chiesto il Sindaco che fine faranno i cuccioli delle femmine gravide che vagano inselvatichite e affamate per il paese? Forse la stessa fine che hanno fatto i cuccioli di circa un mese, di colore chiaro, abbandonati sul fondo di un bidone di latta con alcune bucce d’arancia (per cibo?), la cui madre, che doveva allattarli, era legata ad un trattore poco distante. Nel filmato di Striscia la Notizia mandato in onda nel suo primo servizio i cuccioli erano vivi. Lo sa il Sindaco che il giorno dopo uno solo di quei cuccioli è stato consegnato agonizzante ai volontari, per morire poche ore dopo dal veterinario? Che fine hanno fatto gli altri cuccioli? Sono tutti morti? Perché le forze dell’ordine, che il Sindaco aveva mandato sul posto per monitorare attentamente la situazione, non hanno preso i cuccioli e non li hanno avvicinati alla loro madre affinché li nutrisse? Perché li hanno lasciati in fondo al bidone con le bucce d’arancia? Perché si è aspettato un altro giorno ancora? E chiediamo nuovamente, ora dove sono? Una persona che sottopone i propri animali a un tale crudele e ingiustificato trattamento procurando loro una morte atroce non si rende forse responsabile di un reato? Perché lo si lascia continuare? Quanti cuccioli dovranno morire ancora di fame, di stenti, infestati dai parassiti e dalla rogna?
NON COMPRENDIAMO PERCHE’ le forze dell’ordine (tutte le forze dell’ordine, a partire dalla Polizia Municipale e a finire con il C.F.S., passando per la Polizia Provinciale e i Carabinieri ne hanno la facoltà) non abbiano ancora effettuato il sequestro degli animali: quante carcasse dovranno ancora essere trovate prima di un intervento risolutivo?
Esistono atti ufficiali in cui si parla di incapacità gestionale del pastore, in cui si verbalizza che le mangiatoie sono vuote, gli animali non hanno fieno né biada, sono rachitici e sottosviluppati a causa di una alimentazione insufficiente e non appropriata prolungata nel tempo, del cibo scadente, e perché gli agnelli in lattazione vengono tenuti lontani dalle madri; ci sono i filmati con le carcasse dei cuccioli e degli ovini putrescenti mentre sono portate via dalle autorità intervenute, MA NONOSTANTE TUTTO AL PASTORE E’ ANCORA CONSENTITA LA SUA ATTIVITA’.
A che pro? Non risulta che l’allevatore produca lana, latte o formaggi, ma risulta invece che ha percepito i contributi comunitari.
Quante sono le ore che le forze dell’ordine e le autorità sanitarie, che da un anno e mezzo stanno monitorando la situazione di Casali, hanno dedicato per sopperire all’accertata incapacità gestionale del pastore e per contrastare la sua pervicace volontà di violare la legge? Quanto tempo sottratto ad altri utili servizi? Quanto denaro questa storia sta costando alla comunità? Con quali risultati? E’ proprio il caso di dire, contraddicendo il Sindaco, che il costante monitoraggio e l’intensificazione dei controlli non hanno dato proprio nessun risultato, che la situazione NON CAMBIERA’, e non si capisce da che cosa derivino le certezze del Sindaco in tal senso, date le premesse e dato che il pastore non sembra aver cambiato atteggiamento: continua a tenere gli animali barricati nelle stalle e non fornisce loro il cibo e l’acqua necessari, impedisce ai volontari di entrare, non si cura della custodia, della salute e della riproduzione dei suoi cani.
E’ giunto il momento di porre fine a questa straziante vicenda, a questo sperpero di energie e di denaro pubblico: E’ ORA DI OTTENERE IL SEQUESTRO DI TUTTI GLI ANIMALI ANCORA VIVI E DI DISPORRE LA CHIUSURA DELL’ALLEVAMENTO. O si preferisce continuare a portare via carcasse?
Le associazioni già da tempo hanno dato la loro disponibilità per accogliere gli animali senza oneri per il Comune. Ci sono guardie zoofile disposte a collaborare con gli organi di polizia in qualità di guardie ausiliarie.
E’ ora che il Sindaco, se le forze dell’ordine non lo hanno ancora fatto, si rivolga alla Magistratura per sollecitare il sequestro, ormai non più procrastinabile, offrendosi, se necessario, di assumere le funzioni di custode.
Le associazioni, l’opinione pubblica regionale e nazionale lo apprezzeranno, lo appoggeranno e non gli faranno mancare il loro concreto e fattivo sostegno.
La Presidente
Anna Maiorani “
A.S.