CALCIO SUDAMERICANO, CAMORANESI FIRMA COL LANUS. La carriera in Europa di Mauro German Camoranesi è terminata ieri. L’ex-giocatore della Juventus ha infatti rescisso il contratto che lo legava allo Stoccarda, ed ha subito accettato l’offerta del Lanùs (Serie A argentina), che gli permetterà di chiudere la propria carriera calcistica nella nazione dove è nato 33 anni fa.
I DETTAGLI DELL’ACCORDO – Nella scorsa estate Camoranesi aveva terminato l’esperienza con la Juve, ed aveva accettato l’offerta dello Stoccarda, squadra della Bundesliga dove milita anche il suo ex-compagno bianconero Molinaro. L’ex-juventino però non è riuscito a calarsi nella nuova realtà calcistica, e dopo soli sei mesi ha chiesto la rescissione del contratto con lo Stoccarda, che attualmente staziona nelle zone basse della Bundesliga. Una volta svincolato, Camoranesi è stato contattato dal Lanùs, che gli ha offerto un contratto biennale e la possibilità di allenare le sue giovanili a fine carriera.
LA CARRIERA DE ‘EL MAGO DE TANDIL’ – Il Lanùs sarà quindi l’ottava squadra nella quale militerà Camoranesi. Il Mago di Tandil (soprannome datogli da alcuni suoi fan, ndr) ha mosso i suoi primi passi nel calcio che conta in Messico con il Santos Laguna, per poi andare nei Montevideo Wanderers e negli argentini del Banfield. Dal 1998 al 2000 ha giocato nel Cruz Azul, la formazione messicana che gli ha permesso di mettersi in luce per riuscire a sbarcare in Italia. Il Verona di Pastorello lo comprò infatti nel 2000, e nel 2002 lo diede alla Juve, dove Camoranesi ha vinto quasi tutto, conquistandosi anche il passaporto italiano per essere convocato in Nazionale. Nazionale con la quale Camoranesi ha vinto il Mondiale del 2006 (per l’oriundo 55 presenze in azzurro con 5 reti, ndr).
OGGI LA PRESENTAZIONE – La nuova avventura di Camoranesi con il Lanùs inizierà quindi oggi, quando verrà presentato presso la sede del club argentino. Subito dopo ci sarà anche il suo esordio, che avverrà nella partita amichevole in programma all’Estadio Nestor Dìaz Pérez contro la formazione del San Martin de Porres.
Simone Lo Iacono