Ieri domenica in una intervista rilasciata al canale televisivo Fox News, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ha affermato che l’Egitto “non tornerà ad essere quello che era” ed ha richiesto, di nuovo, nel paese una transizione ordinata che lo conduca ad elezioni libere e giuste.
Ha assicurato che il mandatario egiziano Hosni Mubarak è stato un prezioso alleato degli Stati Uniti per molto tempo, ma ha insistito sul punto che reprimere il ‘suo’ stesso popolo “non è accettabile”.
Obama ha dichiarato: “Il popolo egiziano vuole la libertà, le giuste elezioni e, soprattutto, vuole un Governo rappresentativo (…). Abbiamo detto che bisogna cominciare adesso la transizione”.
Il Presidente degli Stati Uniti ha evitato di pronosticare se Mubarak si dimetterà e si è limitato a dire che “solo lui sa quello che intende fare. Quello che sappiamo è che l’Egitto non sarà più quello di prima”.
Durante l’intervista, Obama ha detto anche, di credere che, in Egitto, ‘I Fratelli Musulmani’ siano solo una fazione e che nel Paese non abbiano il supporto ed il sostegno maggioritario, anche se sono “ben organizzati.” Ha ricordato, altresì, che Mubarak “non si presenterà alle elezioni” e, quindi quest’anno, il suo mandato di tre decadi, si concluderà.
In alcune dichiarazioni rilasciate sul canale televisivo CNN, Ahmed Shaquif, il Primo Ministro egiziano ha indicato che il presidente egiziano resterà al potere fino a settembre quando, ci saranno, nel Paese le tanto attese elezioni.
Al tempo stesso ha precisato che ci sono parti della ideologia egiziana che sono nettamente anti – americane e citando che, non su questo punto, non ci sono dubbi.
Obama ha fatto presente che in Egitto ci possono essere due opzioni contrapposte e cioè: I Fratelli Musulmani e “ il popolo represso”. Ha inoltre assicurato che in Egitto, desidera un Governo rappresentativo ed è convinto che se si avanzerà per un cammino ordinato si potrà lavorare insieme per la rinascita dell’Egitto.
Maria Luisa L. Fortuna