La scomparsa di Yara Gambirasio rimane a distanza di più di settanta giorni un giallo inquietante e oscuro.
Se dagli inquirenti sono poche le notizie su possibili nuovi sviluppi nelle indagini sul rapimento della tredicenne, di cui non si sa più nulla dalla sera dell’ormai lontano 26 novembre scorso, quando la ragazzina si incamminò verso casa senza giungerci mai, l’attenzione di chi ha preso a cuore le sorti di Yara è sempre massima, specialmente sul web.
Sul social network Facebook, il “Gruppo per trovare Yara Gambirasio” è diventato il simbolo della solidarietà nell’epoca del virtuale: sono più di 48mila le persone che hanno deciso di partecipare a questa comunità virtuale che riunisce al proprio interno le speranze, le paure e le nevrosi che si sono intrecciate, le une contro le altre, durante questi lunghi mesi.
Di Yara non si sa nulla, ma sono decine le persone che quotidianamente le rivolgono un pensiero, un augurio, una preghiera.
A tal proposito, è appunto l’ambito della spiritualità, che confluisce il più delle volte nel sentimento religioso, quello che colpisce di più in questi giorni in cui il silenzio stampa ufficiale invocato dalla famiglia Gambirasio, si unisce a quello provocato dal tempo che passa senza tregua.
Gli amministratori del “Gruppo” hanno organizzato per domenica 13 febbraio un pellegrinaggio presso il santuario della Madonna di Caravaggio, che si trova nel paesino lombardo omonimo.
L’evento a cui tanti hanno assicurato di aderire ha l’obiettivo di trasformare la solidarietà profusa il più delle volte attraverso le tastiere dei computer, in qualcosa di reale e concreto, un modo in più per sentirsi uniti nel desiderio che questa attesa angosciante possa finire prima possibile con il ritorno di Yara a casa.
Tra chi ha commentato l’iniziativa c’è anche Alessandra che ha raccontato un aneddoto: «Domenica non potrò venire al pellegrinaggio perché al Santuario di Caravaggio ci lavoro già con mio marito. Avrei piacere di conoscere chiunque di voi voglia venire a salutarci. Il sei gennaio sono passati da qui i genitori di Yara e la sua mamma mi ha detto che spera di tornare a trovarci con Yara».
S. O.