Ennesimo colpo di scena in una storia che sembra far emergere particolari su particolari, capaci di gettare nello sconforto o di ravvivare, improvvisamente, le speranze che sembravano essersi affievolite definitivamente.
Le indagini sulla scomparsa, e oramai anche presunta morte, di Alessia e Livia, le bionde gemelline di sei anni, mentre erano con il padre, lo svizzero Matthias Schepp, hanno portato alla luce un nuovo elemento: nel loro brevissimo soggiorno in Corsica, luogo dove per molti si sarebbe consumata la tragedia, i tre non erano soli.
In compagnia di Schepp e le due bimbe, ci sarebbe stata un’enigmatica donna bionda, apparentemente non francese.
Questo è il sunto di una testimonianza raccolta nelle scorse ore dagli investigatori. Olma Orneck, questo il nome della donna che dice di aver visto le piccole Alessia e Livia passeggiare a Propriano, piccola località a 60 chilometri da Ajaccio, ha dichiarato: «Sono sicurissima che erano loro. Le due piccole stavano mangiando un croissant mentre l’uomo e la donna bionda discutevano. La signora non era francese, individuare degli stranieri in questo paesino è facilissimo».
Diffusa la notizia, sul social network Facebook, in cui è stato creato un gruppo apposito, si sono ravvivati i messaggi di incoraggiamento a Irina Lucidi, la madre delle due bimbe.
Il desiderio, e per alcuni anche la sensazione, è che Schepp abbia potuto concordare l’affidamento delle figlie a qualcuno di sua conoscenza, per poi pianificare la simulazione del loro omicidio con l’intento di ferire la moglie.
A tal proposito, bisogna ricordare che l’uomo si è suicidato venerdì scorso gettandosi sotto un treno, nei pressi della stazione ferroviaria di Cerignola, in provincia di Foggia. L’uomo da mesi si dichiarava disperato e incapace di accettare la fine della relazione con la moglie.
S. O.