Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, bacchetta Luis Durnwalder: “Rappresenta tutti, Bolzano non è minoranza austriaca”.
Il tema è ancora caldo: gli esponenti del mondo della politica si dividono sulla festa nazionale del 17 marzo, in memoria dei 150 anni dall’Unità d’Italia.
Qualche giorno fa, il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano aveva annunciato il suo forfait ai festeggiamenti: “Non abbiamo scelto di essere italiani, noi siamo una minoranza austriaca”.
Anche dalla Lega giungevano voci contrarie alla chiusura di scuole e uffici per il prossimo 17 marzo, Roberto Calderoli e Umberto Bossi su tutti, senza dimenticare Emma Marcegaglia, per i lavoratori di Confindustria e il ministro per l’Istruzione, Maria Stella Gelmini, preoccupata che i suoi allievi invochino al ponte e disertino le scuole per quattro giorni.
Il Capo dello Stato aveva già invitato alla sobrietà su tale argomento, in occasione del giorno del Ricordo, al Quirinale.
Oggi, però, leggiamo, in una nota, tutto il suo rammarico per la decisione di Durnwalder: “Il Capo dello Stato ha rilevato che il Presidente della provincia di Bolzano non può parlare a nome di una pretesa ‘minoranza austriaca’ dimenticando di rappresentare anche le popolazioni di lingua italiana e ladina, e soprattutto che la stessa popolazione di lingua tedesca è italiana e tale si sente nella sua larga maggioranza. Il Presidente della Repubblica ha espresso quindi la propria fiducia che l’intera popolazione della provincia di Bolzano possa riconoscersi pienamente nelle celebrazioni della nascita dello Stato italiano, nello spirito dei principi sanciti dagli articoli 5, 6 ed 11 della Costituzione repubblicana”.
Per tutta risposta, il Presidente della Provincia di Bolzano ha confermato le sue intenzioni: “Il gruppo linguistico tedesco non ha nulla da festeggiare. Nel 1919 non ci è stato chiesto se volevamo fare parte dello Stato italiano e per questo non parteciperò ai festeggiamenti”.
La decisione sulla chisura di scuole e uffici, il prossimo 17 marzo, è stata rinviata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
foto: Enrico Oliverio
Carmine Della Pia