L’inflazione in Cina sotto le attese, nonostante l’accelerazione di gennaio, mese in cui il dato è balzato al 4,9% dal 4,6% di dicembre, comunque lontano da quel +5,3% sul quale convergevano le aspettative riguardanti il primo mese del 2011.
Il quadro generale, però, resta caratterizzato da forti pressioni sui prezzi, per calmierare i quali la scorsa settimana la Banca centrale cinese ha annunciato il terzo rialzo dei tassi consecutivo ed il secondo in poco più di un mese. Gli operatori, infatti, continuano a prospettare che la banca centrale della Repubblica popolare proseguirà sulla strada di una graduale restrizione monetaria.
L’indice dei prezzi al consumo, come anticipato, si è attestato in gennaio al 4,9% tendenziale dal 4,6% di dicembre e contro le attese di un 5,3%, mentre sul fronte dei prezzi alla produzione l’incremento è stato pari al 6,6% in gennaio, superiore al 6,1% atteso. In dicembre l’indice Ppi si era stabilizzato al 5,9%.
“Nonostante il mercato abbia guardato con favore al dato, questo potrebbe dare un’impressione sbagliata e dovrebbe essere invece considerato con cautela, soprattutto perchè gli indicatori e gli sviluppi recenti segnalano ancora che i rischi al rialzo sull’inflazione persistono”, ha commentato l’economista di Forecast PTE Connie Tse.
La banca centrale cinese ha alzato i tassi la scorsa settimana per la seconda volta negli ultimi due mesi, mentre dall’inizio del 2010 i coefficienti di riserva obbligatoria delle banche sono stati ritoccati già sette volte verso l’alto.
Intanto i dati hanno spinto ad un’inversione di tendenza sui mercati asiatici. Tokio chiude con il segno più, dopo i minimi della seduta toccati in apertura e fino alla notizia sui prezzi di Pechino e sui risultati della produzione industriale nipponica, +3,3%.
Tra le altre piazze asiatiche, spiccano Seul, che registra un progresso dello 0,41%, e Taiwan, che mette a segno un incremento dello 0,55%. Fra le altre borse, in chiusura, perdono terreno Hong Kong, -0,55%, e Singapore, -0,40%. Invece, Kuala Lampur guadagna lo 0,72%, Jakarta lo 0,74%, Bangkok l’1,82% e Shangai lo 0,27%. Bene anche la borsa indiana, che sta guadagnando il 2,67%.
Marco Notari