L’anno 2010 per l’Italia è terminato con un Pil in aumento dell’1,1%. Ad affermarlo è l’Istat, precisando che il dato è corretto per gli effetti di calendario e che lo scorso anno ha avuto una giornata lavorativa in più rispetto al 2009, che si era chiuso con una contrazione dell’economia del 5,1% (dato corretto). I dati resi noti dall’istituto si riferiscono al quarto trimestre dello scorso anno, in cui il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell’1,3% rispetto al quarto trimestre del 2009.
L’aumento congiunturale del Pil nel quarto trimestre – si legge nella nota dell’Istat – è il risultato di un aumento del valore aggiunto dell’agricoltura e dei servizi, e di una diminuzione del valore aggiunto dell’industria. Il quarto trimestre del 2010 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al quarto trimestre 2009. Se si guarda agli Stati Uniti, nel quarto trimestre il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,8%, mentre nel Regno Unito è diminuito dello 0,5%. In termini tendenziali, invece, il Pil è aumentato del 2,8% negli Stati Uniti e dell’1,7% nel Regno Unito. Per quanto riguarda potenze europee quali la Germania e la Francia, la prima ha avuto una crescita dello 0,4% nel trimestre, la seconda dello 0,3%.
I dati diffusi oggi rappresentano una stima preliminare. Secondo la prassi corrente, l’1 marzo 2011 saranno diffuse le nuove stime annuali (non corrette per gli effetti di calendario) dei conti economici nazionali per il periodo 2008-2010. L’11 marzo 2011 saranno rese note le stime trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali.
Mauro Sedda