Rito immediato, Camusso: in un paese normale Berlusconi si dimetterebbe

Susanna Camusso, pur essendo una donna che l’Italia la conosce da molti anni, solo da qualche mese riveste un ruolo che la qualifica come una delle voci più importanti all’interno del dibattito sociale, economico e politico che caratterizza un paese democratico.

La leader della Cgil, il maggiore sindacato dei lavoratori in Italia, mentre si trovava a Bari ha ricevuto la notizia dell‘ufficialità del rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi, accusato dalla Procura di Milano di prostituzione minorile e concussione nell’ambito del sexy scandalo nato con la vicenda Ruby e che ha poi dato vita all’inchiesta giudiziaria, e ha deciso subito di fornire un commento a caldo sulla decisione della magistratura: «In quel procedimento si dice che parti offese sono quella ragazza di cui conosciamo il nome e il ministero degli Interni. Se un primo giudizio possiamo darlo è che ancora si può credere che in questo paese la giustizia sia uguale per tutti».

La Camusso ha poi fatto anche una riflessione sulla particolarità della situazione socio – politico che caratterizza il nostro Paese, posta al centro di quell’occidente simbolo della democrazia e tuttavia attraversato da atteggiamenti e decisioni che spesso hanno portato i commentatori alla citazione cinematografica dell’opera di Woody Allen Il dittatore dello stato libero di Bananas.

Per il segretario generale della Cgil: «Se fossimo in un paese normale questo corrisponderebbe alle dimissioni immediate del presidente. Se potessi dare un suggerimento ai ministri di questo governo e alla sua maggioranza politica, direi loro, per il bene del paese, che dovrebbero chiedere al premier di fare un passo indietro perché questo paese possa avere un futuro».

E a questo punto ci viene in mente un’altra citazione cinematografica, più recente: per fotografare l’attuale situazione dell’Italia si potrebbe dire, parafrasando i fratelli Coen che il nostro non è più Un paese per persone normali.

Da un bel po’.

S. O.